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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Biblioteca Universitaria: "In partenza i primi lavori", ma c'è il problema dei libri

L'assessore alla cultura Magnani ha illustrato la situazione attuale della struttura, chiusa dal 2012

I lavori di ristrutturazione alla Biblioteca Universitaria di Pisa, presso la Sapienza di Pisa, partiranno a metà febbraio, mentre per il recupero del patrimonio librario la partita è più complessa. E' emerso questo nel Consiglio Comunale di ieri, 2 febbraio, a seguito della risposta dell'assessore alla cultura Pierpaolo Magnani all'interpellanza apposita del consigliere di Diritti in Comune Francesco Auletta, atto ispettivo promosso nel settembre 2020. La vicenda ha le sue radici nella chiusura del palazzo a seguito del terremoto in Emilia Romagna nel maggio 2012. I lavori di recupero sono poi avvenuti, ma non hanno di fatto coinvolto la biblioteca, che anzi ha subìto varie vicissitudini, dal danneggiamento dei volumi al loro trasferimento fra San Matteo e Lucca

Alcune risposte positive sul destino della Biblioteca Universitaria sono però arrivate. "Ho cercato di raccogliere più dati possibili - ha spiegato Magnani - fermo restando che non sono né il Comune né l'Università direttamente responsabili e competenti su questa materia (tocca al Ministero, con ritardi già denunciati a suo tempo dal rettore Augello ndr). Ho avuto informazioni abbastanza significative dal direttore dell'Istituto, dott. Daniele Cianchi, che mi ha edotto sullo stato dell'arte. C'è un progetto sul sito Invitalia che riguarda il piano nobile, e non riguarda gli archivi, che è già cantierabile: i lavori dovrebbero iniziare in questi giorni. E' stata presentata al Comune la richiesta di permesso per il suolo pubblico e il 10-12 febbraio dovrebbero essere montante le impalcature. Parallelamente hanno già iniziato a svuotare gli ambienti per poter dare inizio ai lavori. La previsione, secondo il documento dei lavori è che i lavori finiscano nella primavera del 2022".

"Per quanto riguarda il materiale librario invece - ha proseguito Magnani - la questione è più complessa, mi ha detto il dott. Cianchi. La porzione che attualmente rappresenta il 30% del patrimonio, che è tenuta nel museo di San Matteo, dovrebbe rientrare nella sede originaria, però anche qui c'è un discorso aperto con il Ministero da parte del dott. Cianchi". Nel complesso: "Ci sono 6-7 chilometri lineari di pubblicazioni fra Lucca ed un magazzino qui a Pisa, sicuramente non tutto potrà rientrare all'interno della vecchia location per un fatto di portata, cioè il quantitato di pubblicazioni presenti prima dello sgombero faceva riferimento a delle normative che sono state superate, per il peso, per cui quegli ambienti non potranno ospitare tutto il materiale che c'era prima. Il dott. Cianchi si sta muovendo e battendo col Demanio per avere a disposizione spazi, ma le proposte di ambienti che gli sono state fatte al momento non sono congrue, anche perché necessitano essi stessi di ristrutturazione. C'è bisogno di uno spazio di circa 1.500 metri quadri, di cui il dott. Cianchi è ancora alla ricerca e sta trattando appunto con il Demanio".

Per quanto riguarda gli interventi da fare da parte dell'amministrazione "abbiamo ritenuto di attendere ancora un attimo i tempi e la diplomazia che può essere messa in campo dal direttore per vedere se riesce a trovare una soluzione a questo problema senza interventi esterni del Comune. Se non si dovesse, in tempi ragionevoli, addivenire ad una soluzione, mi impegno in prima persona a farmi portatore di un'azione di sensibilizzazione verso il Ministero. Aspetterei quindi ad entrare a gamba tesa in questa situazione che è sicuramente molto delicata. Una cosa positiva che mi ha sottolineato il dott. Cianchi è che la direzione dei lavori è affidata a tecnici della Soprintendenza, quindi a 200 metri, e questo può garantire un presidio puntuale sull'esecuzione dei lavori".

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