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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Anticorruzione e codice etico: la Scuola Superiore Sant'Anna unisce imprese e società

Nella mattinata di venerdì 23 settembre è partita la rassegna 'BIF Talks' promossa da Transparency International Italia

I lavori sono iniziati nella mattinata di venerdì 23 settembre nell'Aula magna della Scuola Superiore Sant'Anna con numerose presenze nella struttura affacciata su piazza Santa Caterina e altrettante collegate da remoto. Per la terza volta l'istituto di eccellenza pisano ha curato l'organizzazione dei 'BIF Talks' con Transparency International Italia, l'associazione non governativa che si occupa di fornire ai Governi, le istituzioni, le imprese e gli enti pubblici adottino tutti gli strumenti necessari per prevenire la corruzione.

Ad aprire i lavori sono stati gli interventi della rettrice della Scuola Superiore Sant'Anna Sabina Nuti e della direttrice dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Gaetana Morgante. "Per la terza volta il 'BIF TALKS' è organizzato insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna e si svolge nella nostra Aula Magna - ha affermato Nuti - Per la Scuola e per la sua comunità di ricerca è un fatto molto significativo: non soltanto conferma la collaborazione importante, destinata a crescere, con Transparency International Italia e il Business Integrity Forum, ma rappresenta anche un risultato concreto dell’impegno scientifico e culturale della Scuola, dei suoi ricercatori e delle sue ricercatrici, nel dialogare con le aziende per definire strumenti e modelli efficaci che assicurino un’attività di impresa sostenibile, in termini di prevenzione dell’illegalità, di tutela e promozione dei diritti umani e della parità di genere, di protezione delle risorse ambientali".

"La tematica di fondo del 'BIF TALKS 2022' è molto ambiziosa - ha aggiunto Gaetana Morgante - si tratta di discutere e di misurare l’efficacia e le potenzialità degli strumenti, delle tecniche e degli approcci che proprio le aziende (specialmente quelle che compongono il Business Integrity Forum) hanno messo in atto per assicurare un esercizio responsabile e sostenibile dell’attività di impresa. Uno degli obiettivi fondamentali di questa giornata di studio e confronto con il mondo delle imprese è dimostrare come i codici etici e i sistemi integrati di compliance abbiano acquisito in tempi più recenti un valore e un significato operativo molto diverso da quello che è stato attribuito loro in passato. Si tratta, per l’appunto, di strumenti non soltanto capaci di modificare la realtà di un’impresa e di orientare la cultura aziendale verso gli obiettivi di legalità e sostenibilità, ma anche di rappresentare sempre più i presupposti per rendere accountable, giuridicamente e socialmente responsabili, le imprese, quando quegli impegni sono disattesi. Ciò che osserviamo, e i 'BIF TALKS' lo confermano, è una costante e dinamica integrazione tra sostenibilità e business in un equilibrio ove la prima non limita ma valorizza il secondo".

Tra i contributi più apprezzati della mattinata, ci sono stati gli interventi dell'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi e del Direttore Risk Compliance and Quality dell'azienda Nicola Allocca. "I dati internazionali - ha affermato Tomasi - ci dicono che, laddove i livelli di corruzione sono più bassi, gli indici di benessere sono più alti. Come Aspi sentiamo la responsabilità di contribuire a questo sviluppo, guidati dall’idea di un business responsabile. Per affrontare questa sfida, per centrare i nostri ambiziosi obiettivi, abbiamo ridisegnato e messo a terra una macchina aziendale totalmente rinnovata, puntando all’assoluta efficienza, sicurezza e trasparenza. Un processo che bisogna continuamente supportare e seguire: valori, processi semplici, chiari e trasparenti; sistemi e contesti non burocratici, con chiare assunzioni di responsabilità. Il programma 'Next to Legality' è parte integrante di tutti i processi del Gruppo, non una sua appendice: nuovi iter di controllo, misurazione delle performance, individuazione delle responsabilità individuali. Ovviamente non si può prescindere da un nuovo approccio culturale, fatto di valori, trasparenza e comunicazione verso l’esterno: in questo contesto la formazione gioca un ruolo di primo piano e la collaborazione con la Sant’Anna e Transparency International Italia sono un supporto prezioso per proseguire in questo nostro percorso verso un modello di business, volto all’interesse della comunità".

"La corruzione - ha aggiunto Nicola Allocca - è una issue globale che dobbiamo affrontare, per assicurare un futuro sostenibile per le prossime generazioni. Non poter garantire diritti chiave (come sanità, educazione, benessere sociale, tutela ambientale) quand’essi vengo divorati dalla corruzione, è la più alta forma di diseguaglianza per i nostri figli. Per questo motivo dobbiamo avere il coraggio di ammettere che è possibile eliminarla e l’onestà intellettuale di dare alla lotta alla corruzione una giusta dignità fra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: un codice etico adeguato deve essere connesso a questi obiettivi, puntando al potenziamento del sistema di controllo interno, programmi di alta formazione e muovendosi su standard aziendali etici da trasformare in azioni concrete".

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