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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Aeroporto: 2019 in crescita, marzo con -50% di traffico passeggeri per il Coronavirus

Approvato il bilancio consolidato 2019 con buoni risultati, pesa a marzo l'impatto dell'epidemia

Cresce il sistema aeroportuale toscano nel 2019, ma il colpo del Coronavirus si sente nel 2020. Il Cda di Toscana Aeroporti ha approvato il bilancio consolidato ed il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019, sancendo un trend in crescita con 8,3 milioni di passeggeri (+1,0%) e risultati economici confortanti.

I ricavi operativi nel 2019 sono stati pari a 119,7 milioni di euro, in crescita del 6,5% rispetto al 2018. L'utile netto di Gruppo è pari a 14,1 milioni di euro, rispetto ai 14,6 milioni di euro del 2018. "La riduzione - scrive la società in una nota - è dovuta all’addizionale Ires del 3,5% (imposta diretta che viene applicata al reddito prodotto dalle società ndr) introdotta dalla legge di bilancio 2020. Al netto degli eventi straordinari registrati nel 2018 e nel 2019 e del relativo carico fiscale, l’utile netto d’esercizio è in crescita del 9%".

Per Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti, i risultati del 2019 "rappresentano un ulteriore passo in avanti nel percorso di crescita intrapreso da Toscana Aeroporti a partire dalla sua nascita. Risultati positivi raggiunti nonostante le ennesime e numerose cancellazioni e dirottamenti registrati nell’aeroporto di Firenze a causa dell’inadeguatezza dell’infrastruttura".

Colpo Coronavirus

Il presidente Carrai, dopo aver espresso "vicinanza e solidarietà alle persone colpite e a tutti gli operatori sanitari", ha registrato il forte calo del traffico passeggeri, registrato dal Sistema Aeroportuale Toscano in particolare nei primi 11 giorni del corrente mese di marzo: -53,4% Toscana Aeroporti, -52,3% Pisa e -55,2% Firenze. Il calo "sta interessando tutte le aree di business del Gruppo - dice Carrai - dalle attività Aviation e commerciali del gestore aeroportuale Toscana Aeroporti spa,  all’attività di ground handling di Toscana Aeroporti Handling S.r.l.. Al momento attuale l’incertezza in merito alla stima degli effetti sulla nostra attività è particolarmente elevata in quanto non è possibile prevedere in modo accurato la durata e la portata della diffusione del virus e, conseguentemente, l’impatto sul numero delle cancellazioni dei voli così come per gli altri scali nazionali".

Altro aspetto sono i blocchi e le quarantena da parte di un crescente numero di Paesi. Ciò delinea "la cancellazione, per il mese di marzo e per alcune settimane del mese di aprile, di voli su tutti gli scali italiani tra cui, naturalmente, anche quelli toscani. Alla data dell’11 marzo 2020 la perdita stimata per il solo mese di marzo, tra voli cancellati e riduzione del fattore di riempimento (Load Factor) sui voli effettivamente operati, è di circa 428mila passeggeri, di cui 170mila sull’aeroporto di Firenze e di circa 258mila su quello di Pisa" è l'analisi del presidente. 

Toscana Aeroporti ha quindi "tempestivamente predisposto una serie di contromisure mirate all’adeguamento dei costi alla ridotta domanda di traffico, come le ferie obbligatorie per i lavoratori che non debbano garantire un presidio e, ove possibile, il telelavoro. La società attiverà inoltre le procedure per ricorrere all’istituto della Cassa Integrazione. Storicamente shock esterni hanno comportato una temporanea riduzione della crescita e in situazioni precedenti, anche se non comparabili (SARS, 11 settembre 2001, crisi economica del 2009 e eruzione del vulcano islandese nel 2010), il settore dell'aviazione si è rapidamente ripreso. In ogni caso, il Gruppo Toscana Aeroporti è preparato sia dal punto di vista operativo sia economico ad affrontare questa complessa situazione che sta colpendo a livello globale l'industria aeronautica e quella dei trasporti".

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