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Cronaca

Bilancio delle attività della Società della Salute zona pisana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Oggi più che mai è indispensabile integrare la politiche sociali, sanitarie e socio-sanitarie, per rispondere in maniera adeguata ai bisogni dei cittadini, che con la crisi si fanno sempre più urgenti e complessi, in un quadro di forte segmentazione della politiche di welfare e di contrazione della risorse. Come è possibile garantire la qualità dei servizi erogati ai cittadini? Questa è la domanda che è stata al centro del dibattito sulle Società della salute, organizzato dal Pd, che si svolto qualche giorno fa alla Leopolda. Le Società della Salute sono l'unica importante novità istituzionale che consente ai Comuni e alle USL non di sommarsi ma di integrarsi nelle risorse costruendo un nuovo welfare locale e pubblico sostenibile anche in periodo di tagli. di intervenire a pieno titolo nella costruzione di un nuovo welfare locale.

Ottimi sono i risultati ottenuti dalla Società della salute della zona pisana: sul piano della non autosufficienza sono assistite a domicilio 1.422 persone, sono stati aperti 3 sportelli “Punti Insieme”, attivati 72 moduli specialistici per malati di Alzheimer nelle 12 Rsa, nei 3 4 Centri Diurni per anziani e nei 7 per disabili strutture semiresidenziali. E ancora: 687 persone hanno usufruito delle dimissioni protette dall'ospedale, 960 dei corsi di attività fisica adattata e circa 7.000 tra anziani e disabili hanno partecipato ai soggiorni estivi. Sono stati presi in carico gli immigrati rifugiati e richiedenti asilo. Grazie al sistema di Trasporti Sociali, realizzato col volontariato, ogni giorno 862 disabili possono raggiungere il luogo di lavoro o di studio. E' stato attivato il progetto di agricoltura sociale, per le persone a rischio di esclusione sociale. Rilevante il risultato sulla cura dei disabili psichici, una dei migliori in Toscana. Contro l'estendersi della soglia di povertà 1.203 persone, di cui 476 stranieri, sono seguite dai servizi. Nuovi finanziamenti sono stati ottenuto dall'Inpdap per cure domiciliari integrate a non autosufficienti.

Tutto questo ha comportato una valutazione molto alta da parte della Scuola S. Anna che misura le perfomance delle Usl e Sds. Pisa è la prima Sds per risultati ottenuti tra le città capoluogo toscane. Certamente un buon bilancio, che il nuovo Piano Sociale e sanitario integrato della Regione Toscana dovrà rafforzare e estendere.

Cristina Filippini
(Responsabile provinciale Sanità Pd)

 

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