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Cronaca

Covid, hub dei medici di base alla Pubblica Assistenza: in un mese effettuati 1.500 tamponi

Il servizio realizzato in sinergia con il Comune ha consentito di velocizzare la diagnosi della malattia e facilitare la cura dei soggetti più fragili

Il servizio ha fatto centro: semplificare la diagnosi della malattia, sveltire le pratiche burocratiche e facilitare la cura dei soggetti più fragili. A un mese dalla sua entrata in funzione, l'hub gestito dai medici di base del territorio pisano allestito nel piazzale della Pubblica Assistenza in via Bargagna, col sostegno del Comune di Pisa, evidenzia i punti salienti della propria attività. Dal 15 gennaio al 17 febbraio i medici di base che giornalmente si sono prestati volontariamente, assistiti dal personale della Lilt e della Pubblica Assistenza di Pisa, su turni mattutini e pomeridiani, hanno somministrato complessivamente 1.500 test rapidi gratuiti prescritti ai pazienti.

"La media di circa 50 test giornalieri in realtà presenta delle sfaccettature differenti" puntualizza la dottoressa Chiara Di Lieto, responsabile organizzativa dell'hub. "Perché nelle prime due settimane di attività, coincise con la fase più critica dell'ondata di Omicron - prosegue - abbiamo toccato anche picchi di 70 test. Da diversi giorni la frequenza delle visite invece è scesa sotto la trentina. Segnale che la fase più problematica della pandemia è davvero alle spalle". La dottoressa Serena Batini invece tratteggia ciò che sta a monte della somminsitrazione dei tamponi rapidi con la modalità drive through: "Il medico di base, attraverso il portale www.mivaccino.it, invia il paziente all'hub per sottoporsi al test rapido. In questo modo le persone, soprattutto gli individui anziani e con meno dimestichezza con le nuove tecnologie, non devono fare niente. Arrivano all'hub e dopo una ventina di minuti il risultato certificato del test viene caricato sul fascicolo sanitario e sul portale regionale. In questo modo entra nel sistema e viene avviata la procedura di assistenza nel caso in cui l'esito sia positivo".

Grazie a questa facilità di somministrazione del test, è stato possibile abbattere le liste di attesa e alleggerire anche il carico di lavoro degli hub gestiti direttamente dall'Asl locale. "Ma soprattutto, in qualità di medici di base - puntualizza Batini assieme al segretario provinciale Fimmg Luca Puccetti - abbiamo potuto avviare tempestivamente le cure per i soggetti più fragili e maggiormente a rischio di complicazioni. Grazie al canale costruito con l'Aoup questi pazienti sono stati indirizzati agli antivirali orali e ai monoclonali, garantendo così un percorso di guarigione efficace".

La realizzazione di questo hub "è stata ideata a inizio gennaio - aggiungono Puccetti, Di Lieto e Antonio Zoppi - quando il quadro generale si era rapidamente deteriorato, precipitando verso numeri di contagi altissimi e richieste di tamponi difficilmente affrontabili dal sistema. La sensibilità della Pubblica Assistenza e la disponibilità dell'amministrazione hanno reso possibile il progetto, consentendo ai medici di famiglia di non abbandonare i pazienti e garantendo il corretto svolgimento dell'attività ambulatoriale, senza creare pericolosi incroci tra richieste extra-Covid e persone positive o potenzialmente contagiose". Alessandro Betti, presidente della Pubblica Assistenza di Pisa, incassa i ringraziamenti e commenta: "Il supporto e il sostegno alla sanità territoriale è una delle missioni dell'associazione. Non potevamo tirarci indietro in un momento così critico come quello vissuto un mese fa".

"La sinergia messa in campo tra medici di base, volontariato e amministrazione pubblica - aggiunge Marcello Lazzeri (Lega), presidente della Seconda commissione consiliare - conferma ancora una volta che è possibile garantire un'assistenza sanitaria di qualità, pubblica e gratuita per gli utenti. Questo grande spirito solidale e collaborativo, sfoderato in un periodo di gravissima emergenza, dovrà essere mantenuto anche nei prossimi mesi, quando gradualmente la pandemia scemerà. Ne va della tenuta dell'intero sistema sanitario, troppo spesso criticato e molte volte dimenticato".

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