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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Società della Salute, nel bilancio di previsione oltre 20 milioni di euro per le fasce più deboli

La pandemia influenza la distribuzione delle risorse messe in campo dalla Sds della Zona Pisana

Aumentano i fondi per la lotta all’esclusione sociale e alla povertà (da 2,1 a 2,9 milioni di euro) e quelli per gli interventi domiciliari per i disabili e le loro famiglie (da 975mila a 3,3milioni). E diminuiscono, inevitabilmente, le risorse destinate alle strutture residenziali e semiresidenziali per i diversamente abili (da 3,7 a 1,3 milioni di euro), restate necessariamente chiuse per gran parte del 2020 quale misura per il contenimento della pandemia, una condizione che si prolungherà inevitabilmente anche sulla prima parte dell’anno prossimo. La crisi sanitaria e sociale collegata al Covid-19, dunque, si fa sentire anche sul bilancio di previsione 2021 della Società della Salute della Zona Pisana, approvato all’unanimità dall’assemblea dei soci il 28 dicembre scorso: un piano da quasi 20,5 milioni di euro (per la precisione 20.452.329, 48) per sostenere le fasce più vulnerabili della Zona Pisana (comuni di Pisa, Calci, Cascina, Crespina-Lorenzana, Fauglia, Orciano Pisano, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano).
Circa un terzo delle risorse (32,4%, pari a 6,6 milioni di euro) è assorbito dagli interventi per le persone anziane (4,4milioni per l’assistenza residenziale e semiresidenziale e 2,2 per quella domiciliare) mentre il 22% (4,5 milioni di euro) è destinato all’assistenza e all’inclusione dei disabili e il 14,4% (2,9 milioni) alla lotta all’esclusione sociale e alla povertà, una voce di bilancio il cui peso è cresciuto di quasi cinque punti percentuali (da 9,4 a 14,4) in conseguenza dei molti interventi messi in campo per arginare la crisi sociale innescata dalla pandemia.
Le aree materno-infantile e infanzia e adolscenza, sommate, invece, assorbono il 14,2% della spesa prevista per il 2021: 2,3 milioni per la prima e 582mila euro per la seconda. Completano il quadro il trasporto sociale (un milione), i 'progetti e le attività trasversali' quali, solo per fare qualche esempio, il Centro San Zeno e gli interventi del Piano Educativo Zonale, pari a circa 600mila euro e le dipendenze (31mila euro). Per le attività generali e il personale, invece, la spesa complessiva programmata è di 1,7 milioni di euro.

“Abbiamo aumentato sensibilmente le risorse destinate alla lotta alla povertà e quelle per l’assistenza domiciliare dei disabili, mantenendo pressoché inalterate le altre voci di bilancio perché anche per il 2021 la priorità rimane il contenimento del contagio e della crisi economica e sociale generata dalla pandemia - ha spiegato la presidente Gianna Gambaccini - l’impegno a non lasciar soli o indietro nessuno è stata la bussola che ci ha guidato la costruzione di questo bilancio previsionale approvato all’unanimità nei giorni scorsi”
“L’attuale situazione di pandemia ha di fatto modificato in parte il quadro operativo determinando la messa in campo di azioni tese sia a implementare o rimodulare i servizi per far fronte ai nuovi bisogni, sia a ridurre i rischi di contagio nell’ambito delle strutture e dei servizi gestiti dalla SdS - ha aggiunto la direttrice Sabina Ghilli - però le prospettive sull’evoluzione della situazione sanitaria restano ancora incerte, quindi sarà necessario nei prossimi mesi un puntuale monitoraggio della situazione e anche una periodica revisione del documento di programmazione”.

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