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Cronaca

Diritto allo studio, varato il bilancio di previsione: "Tagliati i servizi agli studenti"

Denuncia delle rappresentanze studentesche, che parlano di 800mila euro in ballo non coperti dalla Regione Toscana: "Non saranno coperte le borse servizi ed aumenteranno le tariffe alla mensa"

Tempi sempre più difficili per i servizi agli studenti. Sinistra per... Pisa, insieme a Studenti di Sinistra - Firenze e Link Siena, denunciano prossimi tagli ai servizi del Dsu che danneggeranno gli studenti. "Nella Conferenza regionale, nel Consiglio regionale degli studenti e nel Consiglio d'amministrazione - spiegano in una nota congiunta - è stato discusso il Bilancio di previsione dell'Azienda Regionale del Diritto allo Studio. Come studenti abbiamo espresso un voto contrario in tutte le sedi, e intendiamo rimarcare il nostro dissenso rispetto a quanto stabilito. A causa delle recenti novità sul trattamento IVA dell'azienda, ad opera dell'Agenzia delle Entrate, il Dsu Toscana si sta trovando nella necessità di accantonare circa 2,8 milioni di euro, tagliando di fatto sui servizi e scaricando tutte le conseguenze sugli studenti stessi".

"Poiché la Regione - proseguono - ha deciso di disporre soltanto 2 milioni a copertura del deficit, i restanti 800mila euro andranno a pesare direttamente sugli studenti, infatti il bilancio parla chiaro: quest'anno non sarà garantita la copertura totale della borsa servizi, strumento fondamentale del nostro sistema di diritto allo studio e unica salvezza per tutti gli studenti e le studentesse colpiti lo scorso anno dalla riforma del calcolo Isee. L'azienda verrà quindi meno agli impegni presi e non coprirà tutte le borse servizio del bando recentemente pubblicato".

Coinvolto anche il comparto mensa: "L'azienda propone una nuova fasciazione del servizio sulla base di un aumento indiscriminato delle tariffe per tutte le fasce di reddito. I dati negli anni hanno confermato quanto questa politica sia fallimentare: la fasciazione, dalla sua istituzione, ha solo causato una diminuzione degli introiti dell'azienda e un calo drastico delle affluenze nelle mense, trasformando quello che dovrebbe essere un servizio rivolto alla totalità della comunità studentesca in una 'mensa per poveri' (tralasciando i progressivi tagli sulla qualità dei generi alimentari nel tempo)".

In conclusione le rappresentanze degli studenti ritengono "inaccettabili le condizioni che ci vengono imposte, mascherando la fasciazione e i tagli sotto la retorica dell'equità che evidenziano una mancanza di volontà da parte della Regione Toscana di investire nel diritto allo studio, le cui spese ricadranno sulle spalle degli studenti e delle studentesse, a causa di tagli ai servizi e aumenti di tariffe e tassazione".

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