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Cronaca

Bollettini Tari pochi giorni prima della scadenza: proteste di Confesercenti e Arci

Le associazioni lamentano la scadenza del 30 aprile, i rincari e una mancata chiarezza sull'assegnazione di riduzioni

Già non è gradita, ancora meno se arriva tardi e salata. Confesercenti Toscana Nord, con il presidente di area pisana Luigi Micheletti, parla di "bollettini con la scadenza della tassa dei rifiuti, con aumenti non annunciati, recapitati alle attività ad un giorno dal termine del pagamento. Una mazzata su una ripresa che, lo dicono purtroppo i fatti a cominciare dal rincaro delle bollette, non è così spedita come tutti immaginavano. Chiediamo a Sepi ed al Comune un intervento immediato".

Scadenza del 30 aprile e conto che ha colto di sorpresa le imprese: "Assurdo - insiste Micheletti - non possiamo usare altre parole. Innanzitutto per gli aumenti che riteniamo inopportuni visto il momento difficile che imprese e cittadini stanno vivendo. Poi per le modalità. Attività come quelle della ristorazione con importi davvero importanti, hanno ricevuto la scadenza di pagamento il giorno prima. Se Sepi, che si occupa del servizio, aveva avuto difficoltà nell’invio, bastava spostare la scadenza a fine maggio. Sarebbe stata una boccata di ossigeno per gli imprenditori. Il sindaco Conti deve farsi carico in prima persona di questo problema così come ha già fatto nei mesi scorsi, magari riproponendo la formula del bonus. Crediamo che come primo passo - conclude il presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord - si debba prevedere una proroga della scadenza almeno di un mese per permettere alle imprese di organizzare i pagamenti. E non come adesso da un giorno all’altro. Disponibili ad un incontro per concertare poi provvedimenti che ammortizzino gli aumenti".

Sul piede di guerra anche i circoli Arci pisani, come Alberone e Putignano: "Ancora una volta assistiamo attoniti alle modalità con cui a Pisa vengono gestite le politiche di riscossione dei tributi locali. Alle famiglie, come alle attività economiche e sociali, viene richiesto di fare uno sforzo inaudito, senza possibilità di accantonare risparmi per il pagamento, poiché per far cassa, il bollettino giunge in anticipo ad aprile, attraverso quella che (solo in teoria) dovrebbe essere un'imposta in due tranche e per buon senso semestrale".

"Insieme al danno si accompagna sempre anche la beffa - scrivono i due circoli - a dicembre scorso abbiamo partecipato al bando per la riduzione dell'imposta Tari, già allora avevamo evidenziato la scarsa chiarezza nelle comunicazioni da parte degli enti interessati dal bando (Comune e Sepi), con continui rimpalli tra uffici. A distanza di mesi non c'è alcuna graduatoria pubblicata per le utenze non domestiche (così come previsto dal bando). Adesso con rammarico scopriamo che alcuni soggetti sono stati raggiunti da una notifica da parte della Sepi stessa in cui si annuncia l'ottenimento della riduzione già a partire dalla prossima rata di pagamento, senza però conoscerne l'importo. Altri invece non hanno ricevuta comunicazione alcuna".

I due enti, come Confesercenti, chiedono spiegazioni ed un intervento del Comune di Pisa: "Evidenziamo il mancato rispetto del principio di trasparenza cui dovrebbe rispondere la Pubblica Amministrazione e qualunque azienda partecipata del Comune, poiché non sono state pubblicate né la graduatoria definitiva, né quella provvisoria in cui si possa conoscere l'esito della domanda presentata a dicembre e il motivo di un'eventuale esclusione cui poter fare appello. A ciò si aggiunge un'evidente discriminazione e disparità di trattamento, che ha informato alcuni sull'imminente scadenza, mentre altri lo hanno scoperto mediante avviso postale a pochissimi giorni dalla scadenza. Crediamo che Comune e Sepi debbano chiarire urgentemente circa le modalità di gestione delle risorse pubbliche e le relative politiche fiscali, a tutela dei contribuenti e in nome dei principi di coerenza e trasparenza amministrativa".

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