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Cronaca Palaia

Palaia: "arrostino rinviato" per un cacciatore fermato dalle Guardie

L'uomo aveva già catturato sei merli, un tordo bottaccio, dieci fringuelli ed un cardellino, specie in gran parte protette per legge: voleva fare colazione con i volatili arrosto

Si è giustificato che non aveva intenzione di fare nulla di male, “solo un arrostino”. Così, come riporta l'agenzia Geapress, ha riferito alle Guardie Venatorie Volontarie di Legambiente che lo hanno fermato nel Comune di Palaia, in provincia di Pisa.

Per l’arrostino aveva abbattuto sei merli (caccia chiusa al 31 dicembre), un tordo bottaccio e poi ancora dieci fringuelli ed un cardellino (entrambi protetti dalla legge). Un arrostino per colazione, visto che erano appena le 10.30 e già aveva riempito il carniere molto oltre di quanto previsto dalla legge. Si trattava però di un cacciatore e per questo non è possibile contestare il furto al patrimonio indisponibile dello Stato. Reato delitto che però, anche nell’ipotesi di aggravante, così come per il reato di ricettazione, è stato bannato da ogni possibilità di applicazione nei confronti di chi in regola con i permessi di caccia.

Intanto, per questa volta, il cacciatore dovrà rinunciare al suo arrostino. Nulla, però, potrà impedirgli di continuare a cacciare. Anche nel caso di sequestrato di fucile per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il porto d’armi uso caccia rimane (può continuare con altro fucile di sua proprietà). Salvo superiore intervento dell’Autorità di Polizia, la revoca (nei casi più gravi) del porto d’armi uso caccia è infatti possibile solo a condanna definitiva o decreto penale di condanna divenuto esecutivo.

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