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Cronaca

'Una vita da social': la campagna della Polizia Postale passa da piazza dei Miracoli

La 10° edizione del progetto di formazione sull'uso consapevole di internet fa tappa a Pisa il 3 aprile

Il truck del progetto 'Una vita da Social', allestito con tecnologie di ultima generazione, ritorna in Toscana, partendo il 3 aprile da Pisa, dove sarà ospitato nella splendida cornice di piazza Duomo, grazie alla preziosa collaborazione offerta dall’Opera della Primaziale Pisana, per poi spostarsi a Pontedera il giorno successivo e a Empoli nella mattinata del 5 aprile. L’iniziativa, che ha sempre incontrato un grande successo, consentendo di coinvolgere oltre due milioni e mezzo di studenti su tutto il territorio nazionale, è stata realizzata in collaborazione col Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Gli incontri hanno permesso in molti casi di far emergere situazioni di disagio personale, dolorose esperienze di cyberbullismo vissute dai ragazzi ed altre criticità connesse all’uso della rete, favorendo interventi di supporto che si sono rivelati di grande aiuto per gli studenti, sia in ambito familiare sia scolastico. Gli operatori della Polizia postale incontreranno gli allievi delle scuole secondarie di primo grado e i loro docenti, con i quali si parlerà di cyberbullismo, di adescamento online, di estorsione sessuale, nonché delle diverse fonti di rischio connesse all’uso delle piattaforme social e, più in generale, di internet, anche con riferimento agli acquisiti e alle transazioni in rete, che sempre più spesso coinvolgono i giovani. Quest’anno, per la prima volta, nell’ambito del tema educativo 'in Strada come in Rete', è prevista anche la partecipazione della Polizia stradale, al fine di sensibilizzare i ragazzi sui numerosi pericoli connessi alla circolazione stradale.

"Anche nella nostra provincia fa tappa la campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo 2022-23, realizzata dalla Polizia Postale e delle comunicazioni e arricchita dal contributo fornito dalla Polizia Stradale sui temi della sicurezza stradale - commenta il questore di Pisa, Gaetano Bonaccorso - Un’iniziativa che si colloca nel quadro delle tante altre giornate di 'Polizia di prossimità' organizzate dalla Polizia di Stato di Pisa con tutte le sue componenti, dalla Questura alle specialità. Momenti di aggregazione e riflessione sui temi di sicurezza, nel corso dei quali abbiamo incontrato numerosi abitanti di diversi quartieri cittadini, a cominciare da coloro che lo hanno richiesto e ne avevano più bisogno: studenti, insegnanti, famiglie; tutti convinti ed entusiasti assertori della legalità, che ci hanno dimostrato il loro interesse. I risultati ottenuti ci convincono della necessità di proseguire in questa azione ed oggi ci rivolgiamo soprattutto ai giovani, mettendo a loro disposizione la professionalità degli appartenenti alle nostre specialità: la Polizia Postale e delle comunicazioni e la Polizia Stradale, che, grazie al supporto di strumenti di avanguardia, cercheranno di trasmettere la loro esperienza per offrire gli strumenti necessari a un uso consapevole della rete e della strada, evitandone le tante insidie e fruendo delle altrettanto numerose opportunità".

"La cultura della prevenzione deve partire dai più giovani: con questa consapevolezza, la Polizia Postale è quotidianamente impegnata nell’organizzazione di incontri con studenti, genitori e insegnanti, al fine di sensibilizzare i ragazzi in merito alla necessità di utilizzare le enormi opportunità che la rete offre con serietà e responsabilità - spiega Lorena La Spina, dirigente del Centro operativo della Polizia Postale per la Toscana - E’ essenziale, quindi, agire su un doppio fronte fornendo, da un lato, ai ragazzi gli strumenti conoscitivi sulle cautele che è possibile adottare per proteggere se stessi nel corso della navigazione online e, dall’altro, spiegando loro l’importanza del rispetto del prossimo, responsabilizzandoli sulle conseguenze spesso irreversibili che possono produrre, su chi è più fragile e indifeso, l’uso scorretto delle parole, la strumentalizzazione delle immagini, la violazione della sfera più intima altrui".

L’evento sarà impreziosito dalla partecipazione di testimonial del mondo dello sport, con l’obiettivo di fornire alle nuove generazioni modelli positivi e concrete alternative all’uso compulsivo degli strumenti elettronici, anche attraverso le esperienze personali di chi ha fatto dell’impegno quotidiano, della perseveranza, della lealtà e del rispetto degli altri, avversari inclusi, i valori fondanti del proprio percorso di vita.

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