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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Porta Nuova / Via Bonanno Pisano

Campo sportivo Abetone: bando senza assegnazione, la struttura resta chiusa

L'associazione sportiva Freccia Azzurra, partecipante, denuncia il ritardo e la mancanza di comunicazioni dal Comune da oltre 3 mesi. La procedura probabilmente sarà annullata

C'è stato il bando per l'assegnazione d'uso, ma la procedura non si è mai conclusa e probabilmente lo farà con un nulla di fatto. Resta così certamente chiuso il campo sportivo dell'Abetone, la struttura pubblica nei pressi di via Bonanno. Il risultato immediato è che gli oltre 200 giovani atleti (più gli accompagnatori) dell'associazione sportiva Freccia Azzurra, una delle due partecipanti al bando, saranno ancora costretti ad 'arrangiarsi' fra il più lontano campo di Filettole e quello più piccolo di Santa Marta.

La vicenda va avanti da almeno 100 giorni, come denuncia la stessa associazione sul proprio profilo Facebook, dove da gennaio compare il count down di attesa per una risposta dal Comune di Pisa. Il bando per l'uso della struttura scadeva infatti a novembre, ma da allora non ci sono state comunicazioni da parte degli organi amministrativi sull'esito della procedura. Si apprende però dall'Ufficio Patrimonio che il bando potrebbe essere annullato per delle irregolarità nelle due domande presentate, in vista anche di una riorganizzazione dei bandi sulle strutture comunali. Non è stata ancora presa una decisione al riguardo, da qui i ritardi. 

Il presidente della Freccia Azzurra Agostino Monorchio racconta le difficoltà legate alla mancata disponibilità del campo: "Per noi è un bel problema visto che facciamo giocare tutte le categorie, dalla terza categoria e juniores fino ai bambini, in tutto 11 squadre. Facciamo i salti mortali per portare avanti i campionati, giocando fra Filettole e Santa Marta. Ci perdiamo anche dei soldi. Ho chiesto più volte spiegazioni al Comune ma non mi ha mai risposto".

Lo stesso bando è nato in maniera inusuale secondo Monorchio: "Per questa stagione il Comune non ha fatto il solito bando d'uso a giugno, nel senso che il campo non è stato incluso in quello delle palestre come gli anni scorsi. Forse si voleva darlo in gestione, ma comunque sia il bando per l'uso del campo Abetone arriva di fatto a novembre. Siamo in due a fare richiesta. In questi casi, trattandosi di uso dietro canone concordato, non ci sono grossi problemi: ci si accorda con chi fa richiesta per le modalità e si usa insieme".

"Certo - commenta il presidente - appare strano che, nel calendario ufficiale dei campionati provinciali FIGC pubblicato a fine agosto (prima del bando, ndr), l'Abetone figurasse come campo principale per lo svolgimento delle gare di una delle società sportive cittadine. Tuttavia il problema è adesso: mesi di immobilismo costringono la nostra associazione e gli affiliati a sforzi e disagi per andare avanti. Peraltro con un'apparente morosità nei pagamenti dei canoni ai nostri danni dovuti ad errori del Comune".

Questa ulteriore questione affonda le radici nelle ultime due stagioni di attività. "Due anni fa - spiega Monorchio - giocavamo a Santa Marta ed Asciano. Qui il vento ruppe il pallone della struttura, mentre a Santa Marta partì la riqualificazione delle Mura ed avevamo le impalcature in campo. Ci può stare, così si chiese aiuto al Comune e l'uso gratuito del campo Abetone, che ci fu concesso. Invece poi si scopre che dai contributi degli ultimi due anni del Comune, a noi ci veniva tolta la quota per il canone del campo Abetone. Su questo aspetto mi attiverò, ma è evidente il problema degli uffici che non si parlano. Per collegarmi al caso del bando attuale non vorrei ci fosse contestata una morosità, perché dovuta a scelte volute dal Comune. E' una situazione assurda. Speriamo che affrontando pubblicamente il caso la situazione si sblocchi".

L'assessore allo sport Salvatore Sanzo, interpellato sul caso, ha detto che "il campo deve essere messo a disposizione al pubblico in modo corretto e secondo le regole. Se ci sono problemi sono a disposizione per poterli risolvere". Il presidente Monorchio conclude: "Va bene, ci sentiremo ancora, ma intanto aspetto comunicazioni ufficiali dal Comune. Spero si possa arrivare ad una soluzione, per quanto resto dubbioso visto che si è fatta la stessa domanda degli ultimi due anni. Almeno abbiamo smosso le acque".

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