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Cronaca

Canapisa, il sindaco: "Presidio statico grande discontinuità con il passato"

Michele Conti esprime la sua soddisfazione per la versione ridotta dell'evento antiproibizionista: "Pisa è stanca di dover ospitare una manifestazione del genere"

"Qui a Pisa non è in discussione la libertà di manifestare e non è certo il sindaco a metterla in dubbio. Ma da primo cittadino ho il dovere di difendere la volontà e gli interessi dei cittadini che non vogliono più subire un corteo indecoroso come Canapisa. Mi riferisco alla stragrande maggioranza dei pisani, poiché ho riscontri in tal senso e buone ragioni di credere che su questo tema non ci siano differenze tra chi mi ha votato alle ultime elezioni e molte persone che hanno scelto altri candidati".
A parlare è il sindaco Michele Conti che interviene sulla polemica che è divampata negli ultimi giorni in città e che ha al centro Canapisa, quest'anno 'trasformata' in un presidio statico alla stazione. Un gruppo di persone, associazioni, comitati cittadini ha lanciato un appello per difendere la libertà di manifestare, dando appuntamento a sabato in Piazza della Stazione "per la libertà di movimento e di espressione, contro ogni svolta securitaria ed emergenziale per fermare la deriva autoritaria che si sta impossessando anche della nostra città".

Il sindaco dal canto suo ribadisce il suo no all'evento antiproibizionista e si prepara a scendere in piazza a pochi passi da chi sostiene la liberalizzazione delle droghe.
"Associazioni di categoria, commercianti, semplici cittadini mi hanno chiesto di farmi carico di questa azione di contrasto e ho fatto il mio dovere nelle sedi deputate e nelle forme dovute - afferma Conti - a Pisa, da sempre, tutti sono i benvenuti se non commettono reati, se manifestano senza insozzare le strade, se non arrecano danno o disturbo ai residenti. Ormai Pisa è stanca di dover ospitare una manifestazione del genere, l’ha sopportata per diciotto anni e credo sia l’ora che gli organizzatori trovino un’altra città per esprimere le loro opinioni. Per quest’anno credo che il presidio in piazza della stazione al posto della street parade con rave party finale sia un atto di grande discontinuità rispetto al passato che rispetta i dettati costituzionali". "Sabato - prosegue il sindaco per lanciare il sit-in di piazza Vittorio Emanuele - ci sarà una piazza che dice No al Canapisa, mentre alcune forze politiche hanno gettato la maschera e dichiarano di essere a favore dei temi e dei modi della manifestazione organizzata dai promotori di Canapisa. Tutti gli altri non si nascondano dietro falsi allarmismi, escano allo scoperto e dicano se sono favorevoli o contrari, così i cittadini potranno farsi un’idea su chi tutela i loro legittimi interessi e chi invece usa certe iniziative per fare politica alle loro spalle".

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