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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Canapisa, da corteo a presidio: Confcommercio esulta, critica Confesercenti

Visioni diverse fra le due associazioni di categoria. Confesercenti contraria anche alla contro-manifestazione della Lega

Umori diversi in città fra le due associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti su Canapisa. Da un lato la prima esulta per la trasformazione da street-parade a presidio in Piazza della Stazione, dall'altro la seconda resta critica ed insiste sulla necessità di eliminare alla radice la manifestazione.

"Niente corteo: siamo soddisfatti!"

Il direttore di ConfcommercioPisa Federico Pieragnoli, sul presidio: "E' una gran bella notizia, sono quasi due decenni che lottiamo contro questa manifestazione che tanti danni e disagi ha arrecato alla nostra città. L'obiettivo di liberare la città da questo indecoroso corteo è stato raggiunto e da qui il nostro ringraziamento per questa opportuna decisione indirizzato al prefetto di Pisa Castaldo e al questore Rossi che hanno saputo assumersi la responsabilità di questa decisione. Un grazie anche al sindaco Michele Conti per la tenacia e la caparbietà con la quale ha tenuto il punto, e per quei rappresentanti di forze politiche che hanno espresso e sostenuto con energia questa importante battaglia"

"Fondamentale il rispetto della legalità, da cui nessuno deve sentirsi escluso - sottolinea Pieragnoli - e questa decisione è l'inizio di un processo di discontinuità rispetto all'idea che ha dominato negli ultimi dieci anni di una Pisa destinata sempre e comunque ad essere calpestata e dequalificata. Il messaggio che passa è di senso completamente opposto e la stessa decisione del Comitato per la Sicurezza di imporre agli organizzatori la presenza di un numero adeguato di steward e il divieto di vendere alcolici vanno nella stessa direzione. Come Confcommercio saremo presenti al presidio promosso dal comune e da noi pienamente condiviso".

"Problema irrisolto"

Luigi Micheletti, presidente area pisana di Confesercenti Toscana Nord, non è contento invece della soluzione: "Confinare Canapisa alla stazione non risolve il problema di un evento incompatibile con la città. L’obiettivo deve essere la sua cancellazione almeno nel 2020. Per questo non siamo soddisfatti della decisione di prefetto e questore, considerando comunque le conseguenze che subiranno le attività commerciali di un intero quartiere. Penso ad esempio a viale Gramsci, a via Corridoni ma anche via Bonaini e via Battisti che saranno trasformate in una zona cuscinetto per limitare l’accesso alla stazione. Stazione per altro appena riqualificata con gli interventi sulle aiuole per esempio. E che dire dell’immagine che daremo a chi, ignaro, arriverà a Pisa in treno".

Micheletti è contrario anche alla contro-manifestazione organizzata dai partiti della maggioranza. "Noi non parteciperemo - dichiara - avevamo già espresso le nostre perplessità su una simile iniziativa e sull’ipotesi di una passeggiata. Il presidio porterà ad una militarizzazione anche di piazza Vittorio Emanuele, tagliando quindi ogni possibilità di accesso all’asse commerciale per chi proviene da sud. Lavoriamo da domani con un tavolo tecnico aperto a Comune, forze dell’ordine e associazioni di categoria, quest’ultime ancora una volta escluse da ogni tipo di decisione che poi ricade sulla pelle dei commercianti, per non arrivare alla prossima primavera a gestire in fretta e furia l’eventuale nuova edizione di Canapisa. Anche se ci auguriamo che il 2019 sia davvero l’ultima".

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