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Cronaca

Canapisa, il Comitato Mezzogiorno: "Osservare i doveri insieme ai diritti!"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Mentre siamo in attesa di un riscontro dalle istituzioni sulla richiesta del Comitato Mezzogiorno di non autorizzare il passaggio del corteo Canapisa nelle vie del centro città, leggiamo risposte da parte degli organizzatori di un presunto attacco alla libertà di manifestazione.

Il Comitato Mezzogiorno ritiene necessarie alcune osservazioni finalizzate al rafforzamento della richiesta.

Tutti sanno e sono consapevoli della centralità e delle garanzie attribuite alla libertà di manifestazione del pensiero così come riconosciuta dalla nostra Costituzione.

Cosi come tutti sanno che sono stati delineati, dalla Corte costituzionale altri e ulteriori limiti alla libertà di manifestazione del pensiero, secondo una logica di bilanciamento degli interessi in gioco e senza quindi temere per l'espressione di questa libertà mettendola in discussione..

Tutti dovrebbero anche sapere che quando accanto alla libertà di manifestazione del pensiero si compiono atti riconducibili al mancato rispetto delle regole minime nei confronti delle cose o delle persone (senza andare a scomodare la commissione di alcuni reati) non si parla più soltanto di manifestazione del pensiero.

O si ritiene che per manifestare meglio il proprio pensiero si debba imbrattare un muro che nessuno si sognerebbe di imbrattare o si possa orinare e defecare in giardini privati o danneggiare giardini pubblici? Questo amplifica la manifestazione del pensiero così come

la Costituzione l'ha attribuita a tutti noi? Crediamo di no e siamo pronti a confrontarci, con la massima tranquillità, su questi temi, in qualsiasi momento purchè il terreno non si fondi su elementi strumentali come una fideiussione di valore talmente iniqua rispetto ai danni perpetrati negli ultimi 15 anni da apparire ridicola. Qui stiamo parlando di vietare il passaggio in centro città vista la incapacità di controllo e adeguato del corteo senza che siano commessi reati e danneggiamenti gratuiti. Questi non rappresentano la libertà di espressione e consentire che accadano ha il forte valore simbolico di una complicità di fatto.

Chiediamo ancora al Questore di confrontarsi con i cittadini prima di autorizzare questo scempio.

Chiediamo al Prefetto come realizzerà le affermazioni rilasciate all'indomani della scorsa edizione: "mai più un corteo così".

Chiediamo al Sindaco di ascoltare i cittadini pisani rispetto ad un gruppo di persone che ha prodotto soprattutto danni e nessun contributo al legittimo confronto sull'antiproibizionismo.

Chiediamo ai cittadini di segnalare in ogni modo la propria contrarietà a Canapisa in centro città, se è questo che vuole.

Chiediamo agli organizzatori di cercare modalità di manifestazione più dignitosa, democratica e incisiva.

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