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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Canapisa, i residenti: "Non pagheremo noi i danni"

Raccolte circa 160 firme dagli abitanti del quartiere Don Bosco per chiedere al Comune di spostare la manifestazione. Altrimenti l'ente dovrà pagare pulizia e danni

Che almeno non paghino le conseguenze della manifestazione chi non la vuole. E' questo il senso della richiesta, sorretta da una raccolta firme che conta circa 160 adesioni, fatta dai residenti del quartiere Don Bosco. Il Comitato Mezzogiorno ha infatti sostenuto l'iniziativa a favore degli abitanti di via Garibaldi, Donadoni, Canevari, D’Achiardi, Momigliano, delle trincere e limitrofe, chiedendo alle istituzioni pubbliche di spostare la manifestazione "fuori del centro urbano o comunque in zona diversa da quella abituale di Via delle Trincere".

La missiva è rivolta a Comune di Pisa, Arpat, Usl 5, Questura e Prefettura. Consapevole del fatto che il percorso e l'arrivo del corteo, al tempo della raccolta firme, avrebbe comunque potuto essere confermato, cosa che infatti è stata, in subordine si è richiesto un controllo stretto con videosorveglianza, dalle 18 alle 24, "a tutela dell'incolumità pubblica, nonché a tutela del patrimonio pubblico e privato".

A spiccare fra le richieste sono gli aspetti sulla pulizia delle aree e sui possibili danni. Si chiede infatti che "la pulizia, ad opera del Comune, venga effettuata non solo come sempre sul suolo pubblico ma anche nelle aree private" e che "i residenti siano manlevati dai costi di tutti gli interventi richiesti" (non obbligati ndr).

In sostanza si ritiene Palazzo Gambacorti responsabile della manifestazione: sarebbe quindi suo compito tutelare le proprietà sia pubbliche che private dell'area di passaggio di Canapisa. Addirittura "i sottoscritti residenti - si legge nella lettera - si riservano fin da ora di acquisire, tramite accesso agli atti delle amministrazioni interessate, tutta la documentazione relativa alla manifestazione, di agire nei confronti di cotesto Comune per ogni danno eventualmente subito in occasione della stessa, nonché di presentare un esposto alla Procura della Repubblica per gli eventuali illeciti amministrativi o penali correlati all'evento che saranno accertati".

Le richieste poi continuano: installare in Via delle Trincere apparecchiature per il rilevamento acustico; effettuare rilevamenti il giorno seguente alla manifestazione circa eventuali danni al verde pubblico e alle proprietà private; che venga garantito il "sollecito smaltimento dei rifiuti abbandonati dai manifestanti" e "che le strade non direttamente individuate per il passaggio dei manifestanti (In particolare la Via Donadoni) siano efficacemente rese inaccessibili al transito anche pedonale dei manifestanti stessi, soprattutto in considerazione della residenza di soggetti portatori di handicap con invalidità massima certificata ai quali devono essere continuativamente garantiti l’ingresso e l’uscita dalle abitazioni di proprietà".

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