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Cronaca Montecatini Val di Cecina

Montecatini Valdicecina, l'azienda degli orrori: multa al proprietario

Il WWF aveva scoperto in un podere agricolo 15 cani tenuti senza acqua e in spazi ristretti. Mancava anche la pulizia: escrementi erano dappertutto e l'odore dell'urina era percepibile anche a distanza

Tremila euro di ammenda e la pena sospesa. Questo l'epilogo della vicenda che nel 2007 vide intervenire le Guardie del WWF in un'azienda agricola di Montecatini Valdicecina dove 15 cani erano tenuti in condizioni terribili.

La segnalazione, giunta inizialmente all’ENPA di Pontedera era stata verificata, poi, dalle Guardie del WWF: quindici cani, tutti destinati alla caccia del cinghiale, con ognuno a disposizione appena due metri quadrati di superificie. Le Guardie del WWF annotarono tutto. Uno dei cani era pure legato ad una catena lunga appena un metro. Nonostante si fosse nel mese di luglio, nessun animale era fornito di acqua. Questo perchè il loro padrone non solo non li aveva provvisti di ciotole decenti, ma i barattoli di latta destinati ad abbeverare, non erano in alcun modo fissati. In pratica rotolavano in terra al primo movimento del cane, inevitabile considerati gli spazi ristretti.

In aggiunta a ciò nessuna pavimentazione consentiva la pulizia dei luoghi che di fatto si presentavano pieni di escrementi e di urina, il cui odore, ormai nauseabondo, si sentiva già da una certa distanza. Le Guardie del WWF verificarono poi come sette dei quindici cani (ammassati tutti in meno di trenta metri quadrati) fossero sprovvisti di microchip. Tutto concluso con 3000 euro di ammenda pena sospesa. Grazie all’intervento del WWF, l’ASL Veterinaria potè verificare che dopo venti giorni il proprietario dell’azienda agricola aveva provveduto a migliorare le strutture.

Un’attività, quella di controllo sulle condizioni dei cani, che da parte del WWF non è mai venuta meno.
“Il WWF e l’ENPA di Pisa - ha dichiarato all'agenzia GeaPress Simone Soldani, Coordinatore Provinciale Guardie Giurate WWF di Pisa - riscontrano come, anche in base alle recenti normative regionali, i controlli sulle modalità di detenzione dei cani debbano essere più frequenti e li pongono come priorità sia per l’operato delle Guardie Zoofile che come attività di stimolo per le altre forze di polizia“.

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