Nuove case popolari a Sant'Ermete: "Cantiere fermo, si vedono i danni"
Il comitato di quartiere conferma lo stato di agitazione e torna a denunciare le brutte condizioni delle abitazioni vecchie
A Sant'Ermete la situazione case popolari resta tesa. Il Comitato di quartiere torna oggi primo febbraio a riaffermare lo stato di agitazione lanciato due settimane fa per chiedere la ripartenza dei lavori per gli alloggi in via Emilia e per l'esonero dall'affitto per le case vecchie. Diversamente dalle rassicurazioni chiedono "ammissioni di responsabilità" sul perché "dopo 10 anni il progetto di riqualificazione promosso e sbandierato da ogni amministrazione è fallito. Vogliamo trasparenza". Il tutto mentre il cantiere attuale è "abbandonato da 4 mesi, con evidenti danni ai materiali e conseguente spreco di risorse pubbliche".
La denuncia ribadisce poi il problema infiltrazioni nelle abitazioni della 'Vecchia Sant'Ermete': "Provocano muffa che puntualmente viene rimossa con varie operazioni dagli inquilini. Questo provoca gravi danni di salute e dimostra l'inabitabilita strutturale degli alloggi vecchi, soggetti da più di dieci anni a demolizione, mai effettuata. I cantieri sono fermi e nel frattempo continuano ad arrivare bollettini di affitto da centinaia di euro per le case che cadono a pezzi, indebitando inquilini già vessati dal cattivo abitare".
Venerdì nella Seconda Commissione consiliare di garanzia e controllo, "alla presenza dell'assessore - prosegue il Comitato - abbiamo ribadito che non sono accettabili ritardi ulteriori, negligenze e omissioni di informazioni importanti, né tantomeno la continua richiesta di pagamento di affitti e spese condominiali ingiustificate a fronte delle cattive condizioni. Lo stato di agitazione convocato dalla comunità di quartiere delle case popolari prosegue".