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Cronaca

Il raggio di sole illumina la mensola posta sopra all'uovo nel Duomo: Pisa festeggia il 2023

La tradizionale cerimonia del Capodanno in stile pisano stavolta è stata baciata dal sole, che ha rinnovato il rito nella cornice di piazza dei Miracoli

Pisa sposta il calendario e dà il saluto al 2023: il 25 marzo ricorre il tradizionale Capodanno in stile pisano, che segna l'arrivo del nuovo anno in occasione dell'annunciazione alla Vergine Maria dell'incarnazione di Gesù. Questa mattina la tradizionale cerimonia all'interno del Duomo in piazza dei Miracoli, celebrata nei pressi della Madonna di sotto gli organi, è stata baciata da un sole limpido che ha contribuito a rendere ancora più magica l'atmosfera.

Si è rinnovato infatti il tradizionale rito della mensola in marmo, sorretta dall'uovo, situata nel punto esatto (adesso è spostato di qualche centimetro a causa della progressiva traslazione dell'asse terrestre) in cui cade la luce del sole che penetra dalla parte opposta del Duomo a mezzogiorno. Alle 12 di questa mattina il sole ha fatto capolino e ha illuminato la mensola con un chiarore inconfondibile e contemporaneamente il sindaco Conti ha espresso la formula celebrativa: "A maggior gloria di Dio, e invocando l'intercessione della Beata Vergine Maria e di San Ranieri nostro Patrono, salutiamo l’anno 2023".

Alla cerimonia ha preso parte anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo: "Buon capodanno a tutte le pisane e a tutti i pisani, che il 2023 sia un anno migliore di quello che si è appena concluso. Oggi è un giorno di festa, per Pisa e la Toscana. Da qui parte un messaggio forte di pace e di ripartenza". "Come assemblea legislativa abbiamo varato una legge attraverso cui valorizzare le tante ricorrenze della nostra regione tra cui proprio il Capodanno dell’Annunciazione, evento con cui si ricorda come, qualche secolo fa, il primo giorno dell’anno fosse il 25 di marzo - conclude Mazzeo - continuare a investire sulle manifestazioni storiche significa anche dire grazie alle tante associazioni che valorizzano e custodiscono le tradizioni della toscanità. E in questo quadro Pisa, con la sua storia, ne è senza dubbio parte fondamentale".

Il corteo storico

La cerimonia di questa mattina è stata introdotta da un piccolo corteo storico composto dal gonfalone della città accompagnato da tre valletti del Comune, dal Sindaco, dal cero votivo con i quattro stemmi della città (Signum Rubicundum, Madonna in Maestà, Aquila pisana, Croce pisana) portato sul 'trabiccolo' da due valletti, dal cero votivo con i simboli dei 'banderai dei Quarti' (Ponte, Mezzo, Foriporta, Kinzika) portato a mano da un valletto, dal Generale di Mezzogiorno con alfiere e dal Generale di Tramontana con alfiere.

Oggi pomeriggio, si tiene in Palazzo Gambacorti (sala delle Baleari, dalle ore 17) la conferenza storica 'Porta San Marci De Guatholongo', organizzata dall’associazione Balestrieri di Porta San Marco. Intervengono Gianfranco Benvenuti, esperto di storia pisana, e Renzo Ciangherotti, segretario dell’associazione Balestrieri di Porta San Marco ed esperto in materia di Societates Populi. Mentre nell’atrio sarà visibile il plastico restaurato dell’area della Terzana, con all’interno gli antichi Arsenali Repubblicani come si presentavano a partire dal 13° secolo.

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