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Cronaca

Carabiniere in licenza reagisce mentre tentano di rubare in casa: massacrato di botte

Il militare pisano, in forze ad una caserma nel Ferrarese, era venuto a Pisa per trascorrere in famiglia queste giornate di festa. Due malviventi hanno cercato di entrare in casa: il Brigadiere è riuscito a fermarli dopo una colluttazione

Un bruttissimo episodio quello accaduto ieri sera ad un Carabiniere pisano ma in servizio a Cento, in provincia di Ferrara. Si trovava a casa per trascorrere le ferie e la sua doveva essere una sera tranquilla in compagnia dei genitori e dei parenti in un appartamento normale al terzo piano di una via del centro. Ad un tratto una familiare sente dei rumori sospetti provenire dalla porta di ingresso, guarda dallo spioncino ma vedendo nero corre ad avvisare il collega: basta poco al militare per capire che si tratta di ospiti indesiderati. La porta di ingresso viene aperta di scatto e davanti la scena è quella che nessuno vorrebbe vedere fuori casa propria: un ragazzo chino con uno strumento, intento a cercare di aprire la serratura, mentre la stessa scena si ripete per il portone dell’abitazione davanti alla propria.

Immediata la reazione del Brigadiere: “Fermi immediatamente! Sono un Carabiniere!”. Le urla del militare, ripetute a voce altissima più volte, richiamano tutti i parenti, alcuni dei quali scendono verso l’androne dell’edificio verso il quale si erano nel frattempo lanciati a corsa i due ladri, inseguiti dal militare che riesce a fermarli e ad impedire che lascino l'edificio. I parenti intanto chiamano il 112, mentre il Carabinieri è impegnato nella colluttazione con i due malviventi. In suo supporto anche alcuni familiari. Poi uno dei due sferra un pugno rompendo il setto nasale al Brigadiere, lo feriscono in testa più volte con l’arnese da scasso, ma non riescono nel loro intento: quello di darsi alla fuga. Arrivano infatti i colleghi di rinforzo che ammanettano i due, condotti immediatamente in caserma per le operazioni di rito.

Si scoprirà in seguito che si tratta di due cittadini georgiani, clandestini, uno pregiudicato. I criminali georgiani sono specializzati ad effettuare furti in appartamento e non esiste serratura in grado di fermarli, dietro di loro vi è una vera e propria organizzazione ancora poco conosciuta in Italia ma con connotazioni tipiche della criminalità organizzata.

Il brigadiere ferito in maniera abbastanza seria ma per fortuna superficiale viene accompagnato d’urgenza al pronto soccorso di Cisanello dove riceverà 21 giorni di prognosi. In seguito alla colluttazione sono stati necessari anche 10 punti di sutura per una ferita poco sopra il bulbo oculare. Decide comunque di recarsi negli uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pisa, dove, insieme ai colleghi intervenuti, aiuta a compilare gli atti dell’arresto, fornendo dettagli specifici sulle circostanze.

Anche alcuni parenti riceveranno dei giorni di prognosi. Uno in particolare è stato morso ad un braccio durante le fasi della violenta colluttazione.

Le accuse sono pesanti: tentata rapina impropria, lesioni aggravate a pubblico ufficiale, resistenza, tentativo di furto. Il magistrato di turno ha disposto per i malviventi l’accompagnamento nel carcere Don Bosco.

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