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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Carenza aule nelle scuole di Pisa, i genitori si costituiscono in osservatorio permanente

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Lo scorso 5 agosto abbiamo consegnato al presidente della Provincia Massimiliano Angori e al sindaco del Comune di Pisa Michele Conti una lettera sottoscritta da circa 300 genitori per sollecitare la presa in carico della cronica assenza di aule che assilla alcune fra le maggiori scuole
superiori di Pisa. Un problema antico: nel 2015 il Buonarroti ha subito due crolli e sinora è riuscito a garantire lo svolgimento delle lezioni grazie a 3 aule del Santoni e con un sistema di classi senz’aula fissa, che a rotazione occupano laboratori e aule temporaneamente vuote; il Dini vanta annosi problemi di spazio, nel 2016 aveva già 3 classi presso il Galilei e il Carducci ha iniziato la delocalizzazione di alcune classi nel 2017. L’emergenza Covid ha solo reso impraticabili le soluzioni-tampone finora adottate, col risultato di mettere in forse la didattica in presenza anche nel prossimo anno scolastico.

Non possiamo che ringraziare le realtà sindacali, politiche e culturali che hanno sostenuto il nostro percorso e i dirigenti scolastici che ci hanno affiancato, soprattutto il professor Alessandro Salerni per le sue coraggiose e reiterate dichiarazioni sulla stampa. E siamo altresì soddisfatti del riconoscimento mostratoci dal Presidente della Provincia, che si è detto quanto meno pronto a operare per reperire gli spazi.
Resta un fatto però che all’apertura della scuola, Buonarroti, Dini e Carducci non stringono altro che promesse, la realtà è che al Buonarroti 400 persone (18 classi) sono senza aula, mancano 9 aule al Carducci, 5/7 al Dini.
Il Ministero ha stanziato in luglio 518.000 euro, di cui 73.000, ha dichiarato Angori, andranno al Buonarroti per recuperare alcune aule. Con grande ritardo, ma è un inizio. Alla luce di quanto accade è singolare il paradosso che vive la nostra città, ovvero avere al contempo istituti scolastici sottodimensionati e un notevole numero di edifici pubblici dismessi e inutilizzati a cominciare dalle scuole materne Parodi, poi l’ex biblioteca comunale, l’ex Auop in piazza delle Gondole, l’ex palazzo Telecom, l’intero comprensorio del Santa Chiara, solo per citarne alcuni.

Di recente gli amministratori più sensibili hanno pubblicamente dichiarato il loro interesse per garantire le aule necessarie, ma noi auspichiamo nel contempo una vera sinergia fra Regione, Provincia e Comune che porti a una soluzione definitiva del problema.
Affinché sia presente per tutto l’anno scolastico il nostro supporto ci costituiamo in osservatorio permanente, aperto alla collaborazione con i genitori interessati e tutte le altre realtà che hanno al centro dei loro interessi la scuola e la formazione delle giovani generazioni.

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