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Cronaca

Carriere, rappresentanza e saperi femminili all’Università di Pisa

Un convegno al dipartimento di Scienze agrarie presenta i dati sui numeri delle donne nell’Ateneo pisano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Lunedì 4 febbraio, nell’Aula Magna del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali, in via del Borghetto 80, a Pisa, si terrà il convegno “I numeri delle donne nell’Università di Pisa. Carriere, rappresentanza e saperi”, a cui parteciperanno figure istituzionali della politica nazionale e locale, oltre a esponenti rappresentativi delle università italiane e straniere ed esperti del settore.

La giornata si aprirà alle 9.30 con i saluti del rettore Massimo Augello, Riccardo Grasso, direttore generale dell’Università di Pisa, Salvatore Allocca, assessore al Welfare e alle politiche per la casa della Regione Toscana, Andrea Pieroni, presidente della Provincia di Pisa, Marco Filippeschi, sindaco del Comune di Pisa. Durante la mattinata saranno presentati i dati sui numeri delle donne nell’Ateneo pisano, con un confronto a livello internazionale sulle buone prassi utilizzate per valorizzare le competenze e i saperi femminili. 

Seguiranno gli interventi introduttivi di Roberto Barale, prorettore alla ricerca dell’Università di Pisa, Gino Santoro, prorettore per l’organizzazione e le politiche del personale, e Patrizia Tomio, presidente della Conferenza nazionale degli organismi di parità delle università italiane. Nel pomeriggio è prevista una tavola rotonda coordinata dalla giornalista Ritanna Armeni e alle 16.30 sarà presentato il volume di Alessandra Martinelli  “Le pioniere del sapere agrario” (Pisa University Press), una storia al femminile della facoltà di Agraria di Pisa. La giornata si chiuderà alle 18.30 con la consegna degli attestati di merito ai giovani talenti femminili dell’Università di Pisa.

Come è noto, tuttora permangono forti resistenze che impediscono alle donne di rompere quel “soffitto di cristallo” che  blocca l’accesso ai ruoli apicali e decisionali. In particolare, nell’accademia le studiose incontrano difficoltà subito dopo l’uscita dai corsi di laurea, nonostante un rendimento scolastico elevato. I numeri diminuiscono già tra le ricercatrici (43%), nonostante il trend in ascesa, per assottigliarsi tra le professori associate (34%), fino a non superare il 17% per le professoresse ordinarie. A livello nazionale le percentuali si discostano di poco per ricercatrici (45%) e professoresse associate (35%), mentre la forbice aumenta per le professoresse ordinarie (21%).

Diversamente dal personale docente che si caratterizza al maschile, il personale tecnico amministrativo di ruolo si configura invece con una forte componente femminile, sia a livello nazionale che locale, nell’Ateneo di Pisa si registra un’identica percentuale femminile sia per il personale tecnico amministrativo assunto a tempo indeterminato, sia per quello con contratto di lavoro a tempo determinato (60% donne e 40% uomini). Se distinguiamo la distribuzione del personale per categorie si nota una più elevata percentuale di donne nella categoria D (46%) e in quella C (40%), mentre minore la loro presenza nei ruoli apicali (categoria EP 37%), così come nei ruoli meno qualificati (categoria B 33%).

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