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Cronaca Volterra

Volterra, no alla Casa della salute al Santa Chiara: oltre milleottocento firme raccolte

L'amministrazione comunale rilancia sulla possibilità di mantenere un presidio medico nel centro storico più funzionale rispetto ad una delocalizzazione nell'area di San Lazzaro

Concessione gratuita di spazi per gli ambulatori dei medici di famiglia, a due passi da piazza dei Priori, in quello che era il vecchio distretto di Via Roma e che oggi è un immobile di pregio, ristrutturato e funzionale, in cui anche le barriere architettoniche sono totalmente abbattute e dove già ci sono consultori. E’ questa la contro proposta del Comune di Volterra rispetto alla trasformazione da parte dell’Ospedale di Volterra in Casa della Salute. 

"L'Amministrazione - spiega il sindaco Marco Buselli - non condivide la realizzazione della Casa della Salute all'interno del Presidio Ospedaliero, poiché si perderebbe un punto di riferimento per i cittadini del centro storico oltre che per motivi logistici e di carattere urbanistico, dal momento che non ci sarebbero risorse sufficienti per organizzare corse aggiuntive di trasporto pubblico, necessarie nel caso di un'ipotesi di questo genere".

L'area di San Lazzaro soffre infatti di gap infrastrutturali notevoli, come l'insufficiente area di parcheggio presso l'Ospedale e l'assenza di un collegamento pedonale con marciapiede lungo la SR 68, tra il centro storico e l'area ospedaliera. Assurdo quindi catapultare un flusso stimato di trecento persone al giorno dal centro storico, i cui equilibri, anche in termini di indotto economico, sono molto fragili, all'area ospedaliera, già evidentemente congestionata. Attualmente invece l'immobile di via Roma, ad uso polivalente, fanno sapere sal Comune, è di fatto chiaramente sottoutilizzato. Ai medici spetterebbe chiaramente il pagamento delle proprie utenze, mentre l'uso dei locali sarebbe gratuito, visto la valenza pubblica della proposta comunale. Una proiezione del servizio a livello periferico potrebbe poi essere individuata anche in un'ala del Santa Chiara, di fatto già predisposta.

"La proposta del Santa Chiara - aggiunge Buselli - era già stata fatta al Direttore Generale dell'Asl, riferita al complesso della ex scuola, ma l'Asl si è detta impossibilitata a stipulare affitti passivi, per cui l'ipotesi è saltata. Per questo motivo la proposta riguardo alla proiezione al Santa Chiara potrebbe vedere altre soluzioni di tipo economico, ma anche queste non a carico dei medici di famiglia. L'Asl obietterà che la Casa della Salute può farla solo dove si trova l'attuale distretto. Ma se questo significa riconvertire l'Ospedale, allora non la vogliamo e non ci serve una vera e propria Casa della Salute dal momento che il modello organizzativo può anche essere più semplice e meno strutturato, come peraltro previsto dalla Regione Toscana".

Ha preso il via, intanto, una raccolta di firme promossa dall'Associazione Difendiamo l'Ospedale e da Sos Volterra, che in pochi giorni ha superato le milleottocento adesioni. Obiettivo salvaguardare l'Ospedale come tale, impedendo che sia trasformato in Casa della Salute, su impulso della Regione Toscana. L'ipotesi denominata Casa della Salute, se realizzata all'interno di presidi ospedalieri, secondo la Regione stessa, produrrà cambiamenti. Infatti in nove interventi sul totale dei cinquantaquattro, si tratta di riconversione e riorganizzazione di strutture ospedaliere, tra cui piccoli ospedali: Barga - Castelnuovo Garfagnana, San Marcello, Volterra, Portoferraio, Abbadia San Salvatore, Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano, Castel del Piano.

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