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Cronaca

Cascina: ecco la Consulta per le pari opportunità

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Il Consiglio comunale di Cascina ha approvato il regolamento di funzionamento della Consulta per le pari opportunità e la democrazia di genere. Si tratta di un organismo consultivo e di proposta che si occuperà di promuovere la rimozione degli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta o indiretta nei confronti delle donne.

«Nel 2013 il Consiglio comunale si era assunto l'impegno di costituire questa commissione approvando un ordine del giorno a favore dei diritti dell'infanzia -dice Paola Viegi, presidente del Consiglio comunale di Cascina- per dare voce alle fasce più deboli».

La Consulta promuoverà l’ottica di genere nell’attività e nella programmazione del Comune; esprimerà pareri non vincolanti sugli atti di approvazione del bilancio di previsione, del piano strutturale, del regolamento urbanistico e sull’istituzione e organizzazione di servizi alla persona e collettivi; proporrà al consiglio comunale e alla giunta provvedimenti ritenuti idonei a realizzare il riequilibrio dei ruoli tra uomo e donna nel campo sociale, professionale e culturale oltre a promuovere la presenza delle donne nelle nomine in enti e aziende ed istituzioni di competenza comunale.

La Consulta sarà costituita da: un rappresentante del Comitato unico di garanzia dell’ente; un rappresentante della Consulta per l’intercultura e l’immigrazione; un rappresentante della Rete educativa territoriale; un rappresentante degli Istituti scolastici comprensivi e uno degli Istituti scolastici superiori attraverso un membro del Consiglio di istituto; un rappresentante di ognuna delle organizzazioni sindacali e associazioni politiche, sociali, assistenziali, culturali e sportive operanti sul territorio del Comune di Cascina che ne facciano richiesta; un rappresentante di ognuno dei centri per la parità e pari opportunità locali e aziendali; singole cittadine e singoli cittadini che ne facciano richiesta.

Possono partecipare alla Consulta, in qualità di invitati permanenti, i consiglieri e le consigliere elette nel Consiglio Comunale e gli appartenenti alla giunta.

La Consulta resta in carica per cinque anni e può essere composta da un massimo di 30 membri. Nessun compenso è previsto per i membri della consulta.

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