rotate-mobile
Cronaca Castelfranco di Sotto

Unione Inquilini contro Morganti, l'onorevole: "Nessuna strumentalizzazione"

Il caso della signora di Castelfranco di Sotto che ha minacciato di tagliarsi le vene per un alloggio ha innescato un serrato botta e risposta. Tutti d'accordo su un punto: servono nuove case popolari

"Come giustamente sottolineano dall’Unione Inquilini, 'l'accaduto di Castelfranco è forse sintomo di una più generale e preoccupante situazione abitativa'. È proprio per queste ragioni che servono controlli più serrati nei confronti di chi già possiede un alloggio popolare e una limitazione per quanto riguarda l’accesso alle graduatorie". Replica così l’europarlamentare dell’Eld, Claudio Morganti, all’Unione Inquilini, con la quale prosegue il botta e risposta in seguito alla vicenda di una donna di Castelfranco che ha minacciato di tagliarsi le vene per una casa popolare non adatta alle necessità.

"La Legge presentata in Regione - spiega Morganti - infatti, non fa una distinzione tra stranieri e italiani, bensì parla di anni di residenza all’interno di un determinato Comune. Questo permetterebbe di riservare gli alloggi di edilizia popolare a chi ne ha veramente bisogno e diritto. Ponendo, così, fine allo scandalo che chi ultimo arriva prima accede…Spesso - ribadisce l’europarlamentare - nelle case popolari vi abitano persone che viaggiano con auto di grossa cilindrata. Se, quindi, ci fosse un giro di vite nelle case popolari, sicuramente il costruirne delle nuove non sarebbe l’unica soluzione visto che se ne libererebbero molte. Sono d’accordo che ci sia la necessità di costruire nuove case popolari, ma è impensabile farlo senza prima controllare chi ha già avuto un alloggio e senza una regolamentazione per quanto riguarda l’accesso. Sarebbe un cane che si morde la coda".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Unione Inquilini contro Morganti, l'onorevole: "Nessuna strumentalizzazione"

PisaToday è in caricamento