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Cronaca

Case popolari, Gambaccini: "Chiediamo un aiuto per le morosità incolpevoli, chi non paga rischia la decadenza"

L'assessore relaziona su un incontro con la comunità di Sant'Ermete e fa il punto sulle misure, dalla richiesta alla Regione per contributi fino ai procedimenti di decadenza delle assegnazioni

Si è svolto ieri, mercoledì 21 luglio, in Comune a Pisa, un incontro tra l’assessore al sociale, Gianna Gambaccini, i tecnici dell’ufficio casa e i rappresentanti del Comitato di Sant’Ermete. Al centro della discussione varie tematiche legate agli alloggi popolari. "Il tutto - dichiara Gambaccini - in vista della prossima consegna dei 39 nuovi alloggi realizzati a Sant’Ermete grazie al cantiere partito a marzo 2018. Stiamo infatti lavorando per organizzare al meglio il passaggio delle famiglie dai vecchi appartamenti, che come da progetto vengono demoliti, alle nuove abitazioni ridefinendo nel dettaglio la situazione dei vari nuclei coinvolti nella procedura. Trattandosi di mobilità di ufficio, per permettere di trasferimento delle famiglie nei nuovi alloggi sarà inoltre necessario congelare momentaneamente le situazioni di morosità. Il debito accumulato da questi nuclei, però, rimane e non verrà estinto".

Nel dettaglio a Sant’Ermete sono stati realizzati 39 nuovi appartamenti legati al cantiere partito a marzo del 2018. Sono stati realizzati 31 alloggi di 45 mq (1 camera), 7 alloggi di 60 mq (2 camere) e 1 di 85 mq (3 camere); ogni appartamento ha la cantina di pertinenza e usufruisce di una sala polivalente comune. Il tutto per un investimento complessivo 3.364.850 euro.

"Come Lode pisano - prosegue Gambaccini - ci stiamo inoltre muovendo per chiedere alla Regione un intervento economico e normativo che consenta di sanare quelle situazioni di morosità incolpevole che accomunano diverse famiglie del territorio. Lo riteniamo un intervento necessario, visto che la morosità incolpevole aumenterà anche nei prossimi anni in conseguenza della crisi sociale ed economica scatenata dalla pandemia. Assieme a queste situazioni ci sono però anche casi di morosità colpevole che vanno quindi a gravare sulla situazione finanziaria di Apes e, di conseguenza, sui bilanci dei Comuni e sui cittadini stessi. In questi casi non transigiamo e per questo abbiamo già avviato circa una ventina di procedimenti amministrativi per la decadenza dell’assegnazione".

Ancora Gambaccini: "Sempre in sede di Lode abbiamo inoltre deciso affidare a Sepi la riscossione delle morosità degli affitti. Si tratta si tratta di una decisione presa dall’insieme dei 37 Comuni della provincia di Pisa, che va quindi al di là del colore politico di ogni singolo Comune e che è quanto mai necessaria per gli amministratori pubblici che devono rendere conto dell’utilizzo delle risorse per evitare l’accumulo di crediti per morosità nel bilancio di Apes. Ricordo che al momento si tratta di 16 milioni di euro non riscossi. Siamo convinti che l’affidamento della riscossione attraverso Sepi rappresenti il modo migliore per controllare e gestire questo enorme credito accumulato ed evitare che si ripeta nel futuro. La lotta alla morosità colpevole è una delle nostre priorità e su questo continueremo a lavorare senza fare sconti".

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