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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Case popolari, incontro comunità di Sant'Ermete e amministrazione: "Accolte parzialmente le nostre richieste"

Soddisfazione ma anche voglia di continuare a sostenere la propria lotta da parte del gruppo di quartiere

La comunità di quartiere Sant'Ermete, in una nota diffusa sui social, informa di aver partecipato ad un incontro con l'assessore alla casa Gianna Gambaccini ed i dirigenti delle politiche abitative di Comune e Apes. Da tempo va avanti il dialogo, con alti e bassi, fra residenti e amministrazione. A fine settembre c'era stato l'annuncio delle nuove previsioni circa le assegnazioni dei 39 alloggi conclusi in via Emilia. "In questa delibera - dice il comitato - si accolgono parzialmente le rivendicazioni storiche del movimento di quartiere: il congelamento delle morosità e l'assegnazione degli alloggi anche per chi è in emergenza abitativa. Il passaggio dalle vecchie e malandate case a quelle nuove non sarà impedito da morosità e irregolarità del titolo, ma ancora siamo lontani dal vedere riconosciuto agli abitanti il diritto a non pagare per case fatiscenti: infatti il debito non scomparirà, ma verrà solo accantonato. Motivo in più questo per continuare ad estendere la lotta contro l'amministrazione Sepi/Apes e per avere riconosciuto il rimborso per i tanti anni passati in alloggi fatiscenti. Nello specifico abbiamo impedito che vengano riacquistati alloggi popolari da proprietari per poi rimetterli in affitto a prezzi stratosferici (come è successo in via Bandi)".

Dal punto di vista degli interventi "la zona del cantiere andrà bonificata dalle macerie - scrivono da Sant'Ermete - e deve essere istituito un sopralluogo tra una delegazione del comitato di quartiere e le istituzioni per verificare la tipologia di alloggi e il tipo di allacci. Da questa settimana l’ufficio casa chiamerà le prime famiglie per proporre alloggi nuovi: i nuclei hanno diritto a visionare l’alloggio ed a espletare ogni richiesta circa eventuali bisogni (bagni disabili, posizione, etc). Il bando di gara per la demolizione non è ancora concluso quindi i tempi per l’abbattimento dei vecchi alloggi saranno lunghi e questo potrebbe creare problemi di vivibilità. Per quanto riguarda l’utilizzo della sala polivalente l’assessore ha ribadito la volontà di una gestione comune con gli abitanti del quartiere e dovrà esserci un incontro apposito".

In definitiva di tratta di un "importante passo in avanti" dicono i residenti, anche se "allo stesso tempo non possiamo che sorridere quando leggiamo la parola 'rinascita' di Sant'Ermete sui giornali locali. Per fare 39 appartamenti su 270 (progetto originario) ci sono voluti più di 7 anni, disagi infiniti per gli inquilini e soprattutto lotte e battaglie di strada e nei palazzi per ottenere il rifinanziamento parziale del progetto (3,3 milioni di euro date dalla Regione dopo le proteste del 2018). Soprattutto tante persone di Sant'Ermete sono sotto processo per queste manifestazioni. Ma tutto ciò non ci impedisce di essere sereni e determinati, perché se di rinascita si parla si deve soprattutto all’impegno civile sociale e culturale che sta facendo del quartiere un esempio di recupero e convivenza sociale, di supporto e di solidarietà effettiva per migliaia di persone in tutta la provincia!".

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