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Cronaca

Case popolari: nuove possibilità grazie all'autorecupero

Il nuovo regolamento del Lode consentirà agli assegnatari di fare i lavori di adeguamento degli alloggi di risulta. Il costo verrà poi scomputato dall'affitto fino a un massimo di 5mila euro

Da Apes e Comune di Pisa una nuova opportunità per rispondere all'emergenza abitativa. L'iniziativa si chiama autorecupero e riguarda le case di resulta, cioè quegli alloggi popolari che vengono lasciati liberi dai precedenti inquilini, spesso per decesso, e che per essere riassegnati hanno bisogno di lavori di manutenzione. Grazie al nuovo regolamento del Lode fin dai prossimi giorni sarà infatti possibile per i nuovi assegnatari effettuare a loro spese i lavori necessari per rimettere a norma le strutture. Le spese sostenute dall'inquilino saranno poi scalate dal canone di affitto fino ad un massimo di 5mila euro, previo controllo degli scontrini, della certificazione degli impianti e della corretta esecuzione dei lavori.

"In sostanza - spiega l'assessore alla Casa, Ylenia Zambito - funziona così: nel momento in cui un appartamento viene riconsegnato ad Apes viene redatta, da un suo tecnico, una perizia dei lavori da effettuare per rimettere lo stesso nelle normali condizioni di funzionalità. Ogni mese Apes ci comunicherà il numero degli alloggi che si libereranno. Per quegli alloggi per cui non vi è un finanziamento o una previsione di finanziamento per l'anno in corso, il Comune interpellerà gli assegnatari collocati in graduatoria, per il massimo di 4 volte il numero degli alloggi destinati all’autorecupero. Se dovesse essere individuata una famiglia disposta ad effettuare i lavori di autorecupero allora questa sottoscriverà con Apes una convenzione per disciplinare le modalità di esecuzione dei lavori. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di mettere più rapidamente a disposizione degli assegnatari le case che si liberano".

Nel comune di Pisa sono circa 50 gli alloggi popolari che si liberano ogni anno mentre sono circa 100 in tutto il territorio provinciale di riferimento di Apes (Lode). In questo momento gli alloggi rimasti liberi in città sono 81: di questi 47 hanno già dei finanziamenti per i lavori di ristrutturazione, mentre gli altri 34 potrebbero essere messi a disposizione per l'autorecupero. "Verosimilmente - afferma Lorenzo Bani, amministratore unico di Apes - di questi 34 solo una decina potranno effettivamente essere autorecuperati. Questo perchè si tratta di alloggi vecchi diverse decine di anni e i lavori da effettuare potrebbero essere anche molto importanti da un punto di vista economico".

L'amministratore unico di Apes chiama in causa anche la Regione. "Purtroppo - prosegue Bani - stiamo scontando dei ritardi piuttosto pesanti per quanto riguarda il trasferimento dei finanziamenti dalla Regione che ci stanno mettendo parecchio in difficoltà. Questa situazione ci impedisce infatti di fare una reale programmazione sugli interventi da effettuare per rimettere a norma gli alloggi che via via si liberano. Diciamo che servirebbe circa un milione di euro l'anno per poter mettere a posto e riassegnare gli appartamenti che ogni anno si liberano".

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