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Case popolari, Sant'Ermete porta avanti l'autorecupero: "Le istituzioni approvino il progetto"

Più di una dozzina le abitazioni in corso di sistemazione in via autonoma da parte dei residenti, i comitati chiedono la messa in regola ai soggetti competenti

Dare una risposta concreta all'emergenza abitativa, che in buona sostanza significa trovare una casa a chi sarebbe destinatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica. E' da novembre scorso che i movimenti cittadini per la casa, fra cui il comitato Sant'Ermete tornato in stato di agitazione, insistono per vedere approvato l'autorecupero come modalità di reperimento di case popolari. Nel quartiere di Putignano, in particolare, la progettualità in questo senso è stata avanzata da tempo dal comitato alle istituzioni, un processo partito fin dal referendum indipendente promosso dagli attivisti nel 2018 sulla riqualificazione della zona tanto attesa e sofferta.

E' da metà dicembre scorso, spiegano dal comitato di Sant'Ermete, che gli attivisti hanno cominciato a lavorare effettivamente sugli alloggi vuoti, almeno una dozzina per poche centinaia di euro ciascuno, per renderli nuovamente abitabili. Con la conferenza stampa di stamani, 27 gennaio, si sono rivolti a Prefettura, Regione Toscana, Società della Salute, Comune di Pisa e Apes per chiedere di "prendere atto che esiste una comunità fatta di persone che dalla mattina alla sera si sta organizzando per rendere vivibili appartamenti lasciati all'abbandono e al degrado". Gli attivisti lanciano una data, il 10 maggio: "In questi 4 mesi continueremo i lavori di autorecupero, le istituzioni avranno questo tempo per approvare il progetto, noi lo porteremo avanti lo stesso".

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