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Cronaca Pratale / Via Giovan Battista Pellizzi

Nuove case in via Pellizzi: progetto bocciato e cartellone da rimuovere

Il progetto privato presentato per la costruzione nell'area dell'ex Monopolio di Stato è stato definito "non conforme" dalla Conferenza dei Servizi. Anche il cartellone pubblicitario è irregolare

Fare chiarezza. E' quello che chiedono i residenti di via Pellizzi al Comune circa il progetto di riqualificazione annunciato da un cartellone esposto sulla strada, corredato per un periodo di tempo anche da affissioni pubblicitarie di vendita di appartamenti. Lo stesso cartellone, pur riportando in intestazione la dicitura 'Comune di Pisa', è in realtà una pubblicità del soggetto privato circa la futura vendita degli appartamenti dell'immobile a 5 piani previsto per l'area. Previsto solo sulla carta, dato che la Conferenza dei Servizi che avrebbe dovuto approvare la fattibilità dell'intervento lo ha invece dichiarato incompatibile con le norme urbanistiche.

Sulla vicenda, oltre ai cittadini, erano intervenuti in precedenza l'avvocato della ditta proponente-esecutrice 'Abitare in classe a srl' ed il presidente del Ctp 5 Alfredo Solarino. Il primo affermava in data 5 aprile che "il giorno precedente alla pubblicazione dell'articolo (il primo, dove Ucic-Prc denunciava il caso parlando di "in vendita case mai autorizzate", il 30 marzo, ndr), è stato approvato il progetto proposto tramite la Conferenza dei Servizi interna al Comune, con parere favorevole alla fattibilità dell'intervento". Tale atto sarebbe stato quindi la "conclusione dell'iter preliminare al conseguimento del permesso a costruire".

Il secondo, presidente del Ctp 5 Alfredo Solarino, il 18 maggio specificava che per l'area "ad oggi non ci sono permessi a costruire". Sulla base di queste informazioni i residenti, raccolti in un comitato, hanno fatto richiesta di accesso agli atti: "Da ciò è emerso - scrivono in una nota - che la Conferenza dei Servizi, che si è svolta lo scorso 4 maggio 2016, ha espresso parere negativo rispetto all'istanza di ottenere autorizzazione per la realizzazione di un edificio a cinque piani".

La Direzione Attività Produttive-Edilizia Privata afferma infatti che "il nuovo edificio di progetto eccede la superficie totale lorda massima realizzabile", e quindi "non può procedersi al riconoscimento della porzione soggetta a progetto di riqualificazione". Nel dettaglio si spiega che "non vengono proposti ulteriori dotazioni di spazi per servizi pubblici e/o di uso collettivo, che nella zona risulterebbo certamente utili, ed inoltre l'edificio proposto si discosta troppo marcatamente dagli 'elementi territoriali più significativi presenti quali morfologia e tipologie architettoniche'". Inoltre, data la "particolare densità di edificazione", la nuova possibile istanza del proponente privato dovrà essere "corredata dei pareri degli enti/uffici gestori dei necessari sottoservizi".

In breve: progetto bocciato. Alle norme attuali, almeno. Si legge infatti nella stessa relazione che il progetto stesso appare invece conforme alle norme tecniche di attuazione adottate con la delibera di variante del Consiglio Comunale 47/2015. Quindi la proposta di progetto dell'immobile a 5 piani, attualmente non conforme per tutte le ragioni sopracitate, potrà essere "nuovamente proposta una volta, eventualmente, approvate tali norme nella stesura adottata". L'istanza privata potrà quindi essere ancora presentata e valutata in base alle nuove norme solo quando queste saranno in vigore, se queste saranno approvate in via definitiva dal Comune.

Particolare aggiuntivo è l'aspetto e la posizione del cartellone pubblicitario, per il quale è stata richiesta la revoca dell'autorizzazione dalla Polizia Municipale, dopo un sopralluogo del 21 aprile. L'autorizzazione era infatti stata "rilasciata come pubblicità di cantiere - si legge nel provvedimento - mentre in realtà debba essere considerata come mera pubblicità per la futura vendita di appartamenti, quindi da effettuare tramite altra tipologia di canale". Peraltro la stessa posizione era errata, in quanto il cartello era previsto da affiggere sulla facciata all'interno dell'attuale edificio, e non sulla cancellata.

Il comunicato dei residenti: "Nonostante questa decisione (il no al progetto generale, ndr), nonché il verbale dell'ispettore di Polizia Municipale, detto cartello relativo alla vendita di appartamenti permane, mentre, solo in data odierna (8 giugno, ndr), sono stati levati quelli dell'agenzia che cura la vendita degli appartamenti (in foto accanto al cartellone, ndr). I cittadini sono ancora in allarme a causa di tutta questa inerzia. Tanto più che il presidente del Ctp 5, sensibilizzato sull'argomento da diversi consiglieri, non ha ancora convocato un consiglio specifico sull'argomento, logica premessa di una necessaria assemblea pubblica. E' importante che le istituzioni fughino ogni dubbio o incertezza nel nome della trasparenza verso i cittadini".

Per i residenti è in essere una situazione che può "trarre in inganno sullo stato reale delle cose", insistono quindi che "la Pubblica Amministrazione adotti gli adeguati provvedimenti, ponendo fine a comportamenti in contrasto con le norme vigenti in materia di urbanistica e di regole che disciplinano l'attività edificatoria sul territorio". Gli abitanti del quartiere sollecitano anche "la convocazione di una pubblica assemblea, già da tempo richiesta al Presidente del Ctp 5, ma non ancora calendarizzata".

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