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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Cascina

Cascina celebra il 25 Aprile con una cerimonia in centro

Manifestazione e corteo fino piazza dei Caduti per l'amministrazione, rappresentata dal vicesindaco Dario Rollo

L'amministrazione comunale di Cascina ha celebrato stamattina il 73esimo anniversario della Liberazione. La cerimonia è iniziata con il raduno delle autorità e delle associazioni combattentistiche di fronte al municipio, in corso Matteotti. A rappresentare l'amministrazione comunale è stato il vicesindaco Dario Rollo.

Erano presenti l'Associazione nazionale Polizia di Stato, l'Associazione nazionale Carabinieri, l'Associazione nazionale Marinai d'Italia, l'Internationale Police Association (comitato di Pisa), l'Associazione nazionale Alpini, l'Associazione nazionale Paracadutisti d'Italia, l'Associazione nazionale Artiglieri d'Italia, l'Associazione nazionale Partigiani d'Italia, l'Associazione Falco, la Pubblica assistenza di Cascina, i rappresentanti della 46esima Brigata aerea di Pisa, della base militare di Camp Darby, della Questura di Pisa, i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri.

Accompagnato dalla Filarmonica municipale Puccini, il corteo con il gonfalone comunale e i labari delle associazioni ha sfilato dal municipio fino in piazza dei Caduti. Qui il vicesindaco Rollo ha deposto una corona di alloro ai piedi del monumento e ha pronunciato il discorso ufficiale di fronte ai partecipanti. La cerimonia si è conclusa con l'esecuzione dell'Inno d'Italia.

Il sindaco Susanna Ceccardi ha affidato a Facebook il suo augurio per la festa: "L'odio ha forme camaleontiche, sa indossare uniformi di qualsiasi colore. Penso a mio zio Francesco, ucciso a 33 anni dai fascisti della X mas con estrema crudeltà, e penso a Norma Cossetto, ragazza istriana violentata e uccisa da 17 partigiani titini. E' forse solo l'odio che genera il conflitto, che porta alla guerra. Probabilmente il più grande insegnamento per la pace è quello di rispettare le altrui idee, accettare le sconfitte e le vittorie nei contesti democratici. Chi è morto allora, dopo 80 anni non vorrebbe vedere altri scontri fondati su ideologie sepolte. Sangue ne è stato versato abbastanza. Pensiamo oggi alla memoria di tutte quelle vittime, che hanno sacrificato il bene supremo della vita perché oggi restasse la pace. Buon 25 Aprile".

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