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Cronaca

I Carabinieri di Pisa celebrano la patrona dell'Arma 'Maria Virgo Fidelis'

Messa alla presenza delle istituzioni e dell'Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto nella Chiesa di San Michele in Borgo

I Carabinieri del Comando Provinciale di Pisa hanno solennemente commemorato la loro Patrona 'Maria Virgo Fidelis'. Nella Chiesa di San Michele in Borgo, nel quartiere San Francesco, è stata celebrata la Santa Messa, officiata dall’Arcivescovo di Pisa Monsignor Giovanni Paolo Benotto e concelebrata dal parroco della Chiesa, don Salvatore Glorioso. Alla funzione religiosa hanno partecipato le massime Autorità Civili e Militari della Provincia e le famiglie dei militari, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e numerosi cittadini, che hanno gremito la Chiesa, raccogliendosi, in modo sobrio ed intenso, insieme ai Carabinieri del Comando Provinciale.

Al termine della celebrazione e letta la 'Preghiera del Carabiniere', il Comandante Provinciale ha preso la parola e dopo aver dedicato un commosso pensiero ai caduti dell’Arma ed alle loro famiglie, ha espresso un sentito ringraziamento all’Arcivescovo di Pisa la cui partecipazione testimonia il legame che unisce l’Arma alla sua Protettrice. Ha poi rivolto il grazie anche al Prefetto di Pisa, dott.ssa Maria Luisa D’Alessandro, che ha onorato, con la propria presenza, l’odierna cerimonia, rivolgendo infine un unico ideale abbraccio a tutti i Carabinieri in servizio ed in congedo della provincia, presenti con i vessilli delle 18 Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri, "da sempre orgogliosa custode delle tradizioni dell'Arma e idealmente ancorata alla memoria dei caduti e alla straordinaria abnegazione palesata da tutti i Carabinieri nella Storia".

Il Colonnello Izzo ha dunque rievocato l’81° Anniversario di un "epico fatto d’armi, ovvero la Battaglia di Culqualber in Africa Orientale, nel corso della quale i Carabinieri dell’allora I Battaglione Mobilitato scrissero una delle pagine più memorabili, nonché più dolorose, della loro storia ed ha assicurato l’impegno e la passione dei Carabinieri di Pisa nel continuare a operare in silenzio, per essere sempre più vicini alla gente".

La motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare conferita alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri, per i fatti di Culqualber (Africa Orientale): "Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. Apprestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per tre mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze, che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li contendeva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in un sol eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma".

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