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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pontedera / Via Roma

Sanità, il 118 non sarà a Pontedera, ma il dg Asl conferma: "Investimenti sull'ospedale"

Il direttore generale dell'Asl 5 Rocco Damone interviene sulla querelle riguardante il presidio del 118: "Nessuna volontà di penalizzare la Valdera, la Regione effettuerà finanziamenti per interventi sul presidio ospedaliero"

"Non credo che da parte del presidente Rossi ci sia la volontà di penalizzare la Valdera". Il direttore generale della ASL 5, Rocco Damone, interviene sulla localizzazione del 118 che ha visto contrapposti il governatore della Regione Toscana ("Non capisco il motivo di questo psicodramma alimentato dal campanilismo. Ho ricevuto un mucchio di telefonate da Pontedera per la questione del 118 e non capisco neppure l’atteggiamento dei sindaci) e il primo cittadino di Pontedera Simone Millozzi, che invece vuole in riva all'Era una delle centrali del 118, considerando la sua città in posizione strategica.  

"In questo periodo mi sono sentito spesso con il presidente, perché voleva essere informato personalmente sulle caratteristiche strutturali della sede del 118, che purtroppo non rispetta il requisito previsto dalla normativa recente in fatto di antisismica - afferma il direttore generale Damone - come si può ben capire, dopo il terremoto de L'Aquila, i 118 sono stati classificati come strutture strategiche e punti di riferimento in caso di sisma o maxi emergenza. Vorrei anche tranquillizzare il sindaco Millozzi, al quale rinnovo la mia stima, che la volontà della Regione e della ASL5 va nella direzione di potenziare e migliorare l'ospedale e non di depauperarlo. Nella sua visita di venerdì prossimo, Rossi, confermerà i finanziamenti destinati al presidio pontederese, grazie ai quali sarà possibile investire nella dialisi nuova, nella riqualificazione e ristrutturazione delle terapie intensive del blocco operatorio, abbattere e ricostruire il padiglione F - ex laboratorio  di analisi. Il nostro 118 - prosegue - ha tutte le carte in regola dal punto di vista organizzativo, tecnico e professionale ma, ripeto, non vi sono le condizioni strutturali per essere conforme alle richieste della normativa. In un momento difficile come quello che sta vivendo il nostro Paese, è importante che tutte le parti in causa lavorino in un clima di collaborazione e serenità in modo da mettere in atto le migliori politiche sanitarie a vantaggio della popolazione".

"Concludo con la convinzione che gli investimenti già realizzati al Lotti, penso solo al modernissimo laboratorio di analisi, agli ambulatori chirurgici, all'atrio, alla radiologia, solo per citarne alcuni, uniti a quelli che la Regione si appronta a stanziare per la realizzazione di lavori strutturali e per il riammodernamento  tecnologico - aggiunge il direttore generale Damone - ci consegneranno un ospedale moderno capace di fare fronte, per almeno un decennio, alle sempre più sofisticate richieste dei professionisti e dei pazienti".

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