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Cronaca

Chiesa di San Francesco: Italia Nostra spinge per il recupero

Un evento promosso per lunedì racconterà le bellezze del complesso e farà il punto della situazione con la Soprintendenza, dopo la chiusura circa due anni fa per crolli

La sezione di Pisa di Italia Nostra lancia per lunedì 12 marzo presso la Scuola Normale Superiore un evento dedicato a 'La chiesa di San Francesco. Arte, architettura, conservazione del pregevole monumento pisano'. Lo scopo, oltre quello di illustrare l'importanza del complesso, è quello di spingere per interventi di recupero. "Il complesso di San Francesco - afferma Italia Nostra - versa attualmente in stato di grave degrado e richiede un impegno collettivo per non lasciare colpevolmente deperire questo straordinario bene, tra i più significativi in Italia da un punto di vista storico, artistico e religioso".

L'ingresso sarà libero, apertura ore 17 nella Sala degli Stemmi del Palazzo della Carovana, in piazza dei Cavalieri 7. Saranno illustrati argomenti pittorici con l'intervento sui dipinti negli altari post tridentini della chiesa tenuto dal Prof. Massimo Ferretti della Scuola Normale, sia agli aspetti architettonici-strutturali, e in particolare al campanile pensile costruito da Giovanni di Simone che sarà oggetto dell'intervento dalla Prof.ssa Anna De Falco ed allievi dell'Università di Pisa. Interverrà anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Pisa per fare il punto sulla situazione del recupero e della salvaguardia del monumento.

"La chiesa e buona parte del complesso del convento - ricorda l'associazione - sono chiusi ormai da quasi due anni dopo un serie di crolli e permane lo stato di pericolo delle opere presenti. All'interno della chiesa gli affreschi sono esposti alle infiltrazioni di acqua dal tetto e alla risalite di umidità. I dipinti, le tavole, le sculture sono a rischio di rimanere distrutte dal possibile crollo delle capriate del tetto, che presenta grosse criticità evidenziatesi dopo i cedimenti delle coperture nelle tre cappelle del transetto Sud, inclusa la cappella della famiglia Gherardesca. Ma ancora più grave è che sia a rischio di crollo un intero edificio simbolo della città di Pisa, probabilmente l'ultimo grande capolavoro del Medioevo pisano e uno dei gioielli dell'architettura italiana del XIII secolo".

L'importanza di San Francesco

Italia Nostra ne racconta la storia: "Si tratta di un complesso di fondamentale importanza nella storia del Francescanesimo e della Cristianità, forse creato dalla stesso San Francesco nel 1211. Nel convento si tenne nel 1263 un Capitolo Generale dell'ordine (Capitolo di Pisa), durante il quale venne approvata la biografia di San Francesco d'Assisi (Legenda Maior) scritta dal filosofo e Santo Fra' Bonaventura da Bagnoregio che presiedette il Capitolo stesso. La chiesa inoltre è legata fortemente alla figura di Dante, grazie alla tomba del Conte Ugolino Della Gherardesca, reso famoso dal Sommo Poeta nel canto XXXIII dell'Inferno, nonché per la sepoltura del primo commentatore (1395) della Divina Commedia, Francesco da Buti; con tutta probabilità Dante stesso frequentò la chiesa, all'epoca del suo soggiorno a Pisa al seguito della corte dell'Imperatore Arrigo VII, e verosimilmente si servì anche della allora ricca biblioteca del convento per comporre il suo De Monarchia. Nella chiesa è sepolto Giuseppe Viviani – (1898-1965) artista pisano tra i massimi incisori del novecento italiano. La chiesa è citata dal Vasari, dal Baldinucci, dal Ruskin e da molti altri grandi storici e cultori dell’arte, anche stranieri, in tutte le epoche storiche".

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