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Cronaca Cisanello / Via E. Betti

Biblioteca Provinciale: sospeso il servizio e futuro ancora incerto

Da ieri, giovedì 20 luglio, la struttura di via Betti ha cessato la sua attività. Potrebbe riaprire tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 in via Gioberti. Il question time di Ucic-Prc

Futuro ancora incerto per la Biblioteca Provinciale di Pisa che da ieri, giovedì 20 luglio, ha cessato la sua attività. Il servizio verrà momentaneamente gestito da Bibliolandia in attesa che si completino le procedure di affidamento, e potrebbe ripartire tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018 negli stabili di via Gioberti. E' quanto emerso ieri in Consiglio Comunale grazie ad un question time del gruppo Ucic-Prc.

"Quello che negli ultimi 30 anni ha rappresentato un punto di incontro per l'intera città - ha detto il consigliere di ucic-Prc Ciccio Auletta - da oggi cessa le proprie attività. Vogliamo sapere se il Comune, pur non essendo di sua competenza, sia a conosocenza dei progetti e dei tempi per la sua riapertura e se stia seguendo la vicenda in prima persona. A noi risulta che ci sia un bando della Provincia che ancora non è stato assegnato, anche se tutti sanno che la gestione del servizio sarà affidata alla Paim (cooperativa pisana che si occupa di servizi sociali e sanitari Nda)".

Question time al quale ha risposto l'assessore alla Cultura Andrea Ferrante. "Riferisco informazioni - ha detto Ferrante -  che non sono di competenza diretta del Comune. Ad ogni modo abbiamo offerto alla Provincia il nostro supporto per trovare possibili soluzioni. Gli immobili di via Gioberti devono avere destinazioni di carattere sociale o turistico e sulla base di questo è stata fatta la procedura ad evidenza pubblica di affidamento su un complesso di servizi. Una procedura che prevedeva la presentazione di un progetto preliminare che tenesse conto anche della gestione bibliotecaria, riconoscendo quindi alla struttura un funzione sociale che aveva e che può continuare ad avere".

"La procedura - ha proseguito Ferrante - ha individuato un soggetto che ha prevalso nell'assegnazione dei punteggi mentre mi risulta che siano ancora in atto le scritture. Non c'è un affidatario effettivo quindi ma, in modo informale, la Provincia ha già fatto alcuni passaggi con il soggetto che si presume avrà la gestione, per ipotizzare possibili modelli di gestione. Riteniamo probabile che nelle prossime settimane si possano completare queste procedure. Per la sua riapertura dovremo comuqnue attendere la fine del 2017 o, più probabilmente, l'inizio del 2018".

Una risposta che non è però piaciuta ad Auletta. "La vicenda è un pasticcio senza fine. I finanziamenti per gli immobili di via Gioberti si sono avuti dall'Europa per funzioni turistiche e sociali, ma la progettazione è stata fatta in funzione del trasferimento della Biblioteca Provinciale. Mi risulta anche incomprensibile come la Paim possa costruire un progetto di gestione bibliotecaria: per questo servono competenza e professionalità, qualità che non si improvvisano da un giorno all'altro. Le politiche del Pd sono nemiche della cultura e lo dimostra anche questa vicenda: una delle più importanti biblioteche cittadine è stata chiusa senza nessuna sicurezza per quanto riguarda la sua riapertura e sul mantenimento del patrimonio librario con un eventuale affidamento ad un soggetto gestore che si occupa di tutt'altro".

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