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Cronaca San Giusto

Cittadella aeroportuale, il no di Noi Adesso Pisa: "Pronto progetto alternativo"

Domani 13 marzo si vota in consiglio l'adozione della variante urbanistica che vincolerà i terreni di San Giusto per il nuovo palazzo dei congressi. La lista civica vuole puntare sul turismo congressuale, ma in una diversa location senza consumo di suolo

Voterà contro la variante Noi Adesso Pisa, seppure favorevole alla candidatura di Pisa come capitale europea per la congressistica. Il provvedimento urbanistico in corso di approvazione, atto propedeutico al futuro intervento costruttivo del palazzo dei congressi a San Giusto, non convince la lista civica sotto numerosi punti di vista. Primo fra tutti l'aspetto del consumo di suolo. Il capogruppo Diego Petrucci: "La sfida del futuro è riconvertire le strutture esistenti, senza consumare il territorio. Abbiamo pronto un progetto alternativo a quello dell'Amministrazione che presenteremo entro i 60 giorni di tempo, a partire da domani, utili alle osservazioni della variante".

Riconosciute le naturali potenzialità di Pisa per il turismo congressuale, l'idea di Noi Adesso Pisa è quella di ricavare il polo congressuale dalla riconversione dell'area dell'ex Santa Chiara. "Sarebbe in zona centrale, in un bene di proprietà comunale bisognoso di nuove funzioni, e soprattutto già dotato di un ampio parcheggio auto". La proposta della lista civica comprende infatti il recupero dell'ex scalo merci delle Ferrovie dello Stato dell'area di Campaldino, oggi di fatto in disuso. Una navetta ferroviaria fra lo scalo e San Rossore permetterebbe un collegamento veloce, insieme ad un camminamento che vada da quest'ultima stazione al palazzo da situare presso il Santa Chiara.

"Noi proponiamo dibattito - afferma Petrucci, spiegando che il progetto nel dettaglio verrà presentato nelle prossime settimane insieme a tavoli di lavoro - e crediamo che le FS saranno interessate a rendere fruttifera una zona abbandonata. Non abbiamo chiusure pregiudiziali, cosa che invece ha l'Amministrazione, facendo votare una variante senza discutere della progettualità congressuale". "La verità è che hanno fretta di concludere - sostiene il consigliere Maurizio Nerini - per non vedersi bloccati i piani dalla nuova legge urbanistica regionale, che alzerà molto i limiti di inedificabilità sui terreni agricoli bloccando così il progetto dell'ennesima colata di cemento".

Critici Leonardo Sbrana ed Enrico Magnozzi, membri rispettivamente dei Cpt 4 e 3. Sbrana: "San Giusto è un quartiere già congestionato, stretto fra 'Galilei', aeroporto militare, traffico e ferrovia. Molti terreni oggetto della variante sono poi della Sat, ciò dimostra che il giochino era già scritto al momento dell'acquisto". Magnozzi: "La gente non vuole questo intervento. Sembra più che sia un modo per giustificare il People Mover, per mostrare che serve a qualcosa". 

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