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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Memoria: cittadinanza onoraria alle sorelle Bucci, scampate ad Auschwitz

Oltre 500 studenti degli istituti superiori hanno partecipato al Consiglio Comunale aperto che si è svolto a Palazzo dei Congressi. Andra e Tatiana Bucci da anni portano la loro testimonianza ai ragazzi delle scuole

“Per aver pensato di fare della loro personale esperienza di giovanissime deportate in uno dei più tristemente noti campi di sterminio, un patrimonio da condividere con la collettività;

Per essere state instancabili pellegrine della memoria, non mancando mai di incontrare persone e visitare luoghi, ovunque portando un messaggio importante, fatto della loro personale testimonianza e volto ad affermare valori di pace e di tolleranza;

Per avere contribuito in modo esemplare a suscitare riflessione, a costruire un senso di responsabilità collettiva nel tenere vivo il ricordo di quanto è accaduto e nel tenere altrettanto vivo l'impegno a fare sì che quanto è accaduto non si debba mai più ripetere;

Per avere  accompagnato la crescita dei giovani e della comunità nel valore della democrazia, della solidarietà e delle differenze;

Partecipiamo a Andra e Tatiana Bucci la decisione della Città di Pisa di avere conferito loro la cittadinanza onoraria”.

Questa la motivazione, letta ieri dal sindaco Marco Filippeschi, tra gli applausi di un palazzo dei Congressi gremito di studenti e cittadini, nel conferire la cittadinanza onoraria a due nuove cittadine pisane, Andra e Tatiana Bucci che da anni raccontano ai giovani la loro storia di reduci dei campi di concentramento.

“Noi non nutriamo né odio né rancore verso coloro che si fecero strumento di atrocità difficilmente immaginabili - hanno detto le sorelle nel loro intervento - portiamo dentro di noi scolpite le immagini che i nostri occhi di bambine registrarono. Vorremmo che situazioni di una così incommensurabile barbarie non si ripetessero per questo continueremo ad incontrare i giovani per un impegno preso con noi stesse affinché tutto questo non venga dimenticato o peggio rimosso”.

LA LORO STORIA. Il 28 marzo del 1944 , in seguito ad una delazione, i Tedeschi irruppero nella casa dove abitavano, arrestarono i componenti della famiglia e  trasferirono tutti alla Risiera di San Sabba, lager e campo di raccolta per gli Ebrei della zona.
Dopo due giorni, Andra e Tatiana, che allora avevano 4 e 6 anni, furono deportate ad Auschwitz insieme al cugino Sergio De Simone di 6 anni, alla madre, alla zia e alla nonna.
All’arrivo, sulla banchina della selezione, furono scambiate per gemelle e vennero ritenute interessanti per gli studi del dottor Mengele: solo questo valse loro la salvezza dalle camere a gas. Furono imprigionate nella baracca dei bambini, coi numeri di matricola 76483 e 76484  e lì rimasero fino al giorno della liberazione, il 27 gennaio 1945.

“Siamo grati per la testimonianza che anche oggi ci state dando - ha commentato il sindaco Filippeschi - una testimonianza che dà senso vivo alla memoria e che riconferma il senso della storia. La nostra città si impegna da sempre a non dimenticare non con formali momenti di circostanza ma con azioni concrete e sempre legate al presente con occasioni di riflessione ed approfondimento  ed oggi si stringe intorno alle sue nuove concittadine”.

Si sono poi susseguiti gli interventi di tutte le forze politiche del Consiglio Comunale che ha voluto la cittadinanza onoraria alle sorelle Bucci che spesso accompagnano i ragazzi delle scuole Toscane lungo i binari dei treni della memoria. Tatiana e Andra hanno partecipato ai viaggi del Treno della Memoria nel 2004 a Majdanek-Varsavia e nel 2005, 2007, 2009 e 2011 ad Auschwitz , trasmettendo ai giovani il ricordo del loro sguardo di bambine nell’inferno di Auschwitz.

Infine gli interventi dei ragazzi, oltre 500, in rappresentanza dell’istituto Matteotti di Pisa, del Pacinotti di Pisa del Carducci di  Pisa, del Liceo Classico Galilei Pisa, del Liceo Scientifico Dini di Pisa, del Buonarroti Pisa, del Santoni Pisa, del Pesenti di Cascina, e del Cattaneo di San Miniato.

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