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Cronaca

Qualità della vita, l'indagine di Italia Oggi: Pisa in 31ª posizione

In Toscana è seconda solo a Firenze. Bene l'economia e la sanità, male la sicurezza: "Ha le caratteristiche delle metropoli"

Cambiano i criteri metodologici, ma il risultato non cambia. Per il quotidiano Italia Oggi, che tradizionalmente ogni anno pubblica la classifica delle province italiane per la qualità della vita, mette Pisa in una discreta posizione: quest'anno la città della Torre è 31ª, un gradino appena sopra rispetto l'anno scorso. Come 365 giorni fa è buona la prestazione dal punto di vista economico e sanitario, mentre non bene il comparto sicurezza. "E' interessante  notare - si legge nell'indagine di Italia Oggi - che le province di Pisa e Rimini rientrano nel cluster metropolitano. Non certamente per le dimensioni delle due città, ma per le loro caratteristiche, in particolare, ricchezza di dotazioni sanitarie e alto livello di criminalità, che li avvincano all'ambiente caratteristico delle vere e proprie città metropolitane".

Le città medie del nord mantengono i vertici della classifica (Trento è la prima classificata, seguono Pordenone e Sondrio), gli ultimi posti sono occupati quasi esclusivamente dalle provincie del sud (ultima Agrigento). Pisa tra le città toscane è seconda solo dopo Firenze (17ª), stando quindi sopra a: Siena (34ª), Prato (40ª), Lucca (42ª), Arezzo (50ª), Grosseto (52ª), Livorno (59ª), Massa Carrara (62ª) e Pistoia (65ª).    

Guardando le classifiche parziali si ha conferma dell'andamento stazionario dei valori di Pisa: sistema salute (6° posto), affari e lavoro (7° posto), tempo libero (14° posto), sicurezza sociale (29° posto), istruzione e formazione (33° posto), ambiente (51° posto), popolazione (69° posto). 

Sull'inchiesta di Italia Oggi intervenuti alcuni consiglieri comunali:

"La ricerca di Italia Oggi - ha commentato Giuliano Pizzanelli, capogruppo consiliare del Pd - evidenzia un aspetto della città e della provincia troppo spesso sottovalutati: Pisa ha le caratteristiche delle città metropolitane pur non avendone le dimensioni. Tutto questo pone problemi innanzitutto a livello nazionale: tali ricerche devono essere sviluppate e approfondite e se ne devono trarre tutte le conclusioni in termini di intervento. A livello locale è necessario comprendere che una risposta ai problemi della città non è certamente facile, che richiede lo sviluppo di relazioni e sinergie con i comuni confinanti e con tutte le articolazioni della società civile pisana".

"L'inchiesta - ha dichiarato Gino Mannocci, capogruppo'Pisa nel cuore' - conferma che Pisa è una realtà complessa e che i cittadini vedevano giusto nel chiedere sicurezza. Giunta e maggioranza hanno già dato dimostrazione di compattezza e programma deciso sul contrasto alla criminalità, di qualunque entità, su cui il sindaco e l'assessore Bonanno stanno dimostrando ampio, quotidiano e fattivo impegno".

"Rendiamoci conto una volta per tutte - ha detto il consigliere Maurzio Nerini, capogruppo consiliare di Nap-FdI - della situazione che ci hanno lasciato. Al top della sanità e della istruzione universitaria, della ricerca in genere e con eccellenze anche in altri campi, non ultimo il turismo, ma sul versante della sicurezza scontiamo atteggiamenti di lassismo derivanti anche da una falsa accoglienza. Occorrono quindi scelte decise e pugno di ferro nel solco di quello già fatto dalla giunta Conti. Basta essere additati come città insicura, non ce lo possiamo più permettere per le qualità espresse. Ma siccome spesso si viaggia solo con spot, eccone uno pronto: 'Pisa città del talento', facciamoci riconoscere così!".

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