Cnr, Unione Sindacale di Base: "Il Cnr licenzia le prime quattro lavoratrici"
Non provate a farci gli auguri. Né direzione né sindacati amici.
L'accordo che qualcuno sbandiera in tutta Italia è farlocco. La verifica economica è il vero cardine dei prolungamenti contrattuali al CNR.
E deve esser chiaro ai circa 1400 lavoratori a Tempo Determinato che prima della fine del 2016 l'ecatombe occupazionale sarà progressiva.
E se non la fermiamo subito non si fermerà più.
USB PI pensa ed opera perché se per queste colleghe il natale sarà gramo, anche i vertici di Pisa, e poi quelli nazionali, debbano avere coscienza che andranno su tutti i giornali. E se il presidente Renzi proclama che lo straordinario paese in cui viviamo e lavoriamo è ripartito, nel quale si assume a rotta di collo, dovrà ammettere che il CNR, ente principale della ricerca pubblica italiana paga un ricercatore al senato ma non trova soldi per 4 precarie storiche.
La situazione è chiara, le vittime delle cazzate dei dirigenti (e la magistratura definirà di chi è colpa, chi non ha controllato, chi ha girato la faccia omertosamente e chi ha mangiato) sono sempre i precari.
Sappiate che questa non sarà un'operazione indolore. Come lavoratori e cittadini siamo stufi delle medagliette ma poi ad andare a casa siamo noi.
USB PI ritiene che sul precariato vada finalmente data una svolta e che i precari del CNR debbano finalmente organizzarsi e obbligare l’ente a prendere atto dei loro diritti, innanzitutto quello all’assunzione, cambiando con nettezza l’orizzonte che questi lavoratori hanno davanti e rivendicando dignità e funzione.
PS. Nella giornata di domani USB PI presenterà una nota che richiede la sostituzione del Direttore d'Istituto a causa dell'incapacità amministrativa ed economica e quale indirizzario per il danno erariale eventualmente identificato dalle azioni legali derivate dai licenziamenti.