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Cronaca

Coldiretti lancia la campagna contro il "cibo sintetico"

Nella 'Giornata del Ringraziamento' tenuta a Santa Luce l'associazione ha dato il via alla raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che vieti la produzione e la vendita di cibo in vitro in Italia

E' scattata la raccolta firme di Coldiretti "per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy", dice l'associazione. La minaccia è rappresentata "dalla carne prodotta da cellule staminali prelevate da un feto all’interno di un bioreattore, ma anche latte, pesce e miele potrebbero presto invadere le nostre tavole senza essere passati da stalle, mari e laghi o alveari". 

L’obiettivo di Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, è promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del "cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte 'senza mucche' fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, le uova 'covate' senza galline, il miele senza il volo delle api. Prodotti che potrebbero presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hitech. I nomi sono ben noti: da Bill Gates (fondatore di Microsoft) a Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems)". Ha siglato la raccolta anche il Vescovo di Pisa Giovanni Paolo Benetto, insime ad agricoltori e cittadini intervenuti in occasione della Giornata del Ringraziamento che si è tenuta domenica 13 novembre a Santa Luce.

Coldiretti informa sempre che "già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici. Si tratta di una pericolosa deriva degli alimenti creati in laboratorio iniziata con la finta carne della società americana Beyond Meat e sostenuta da importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali attività di allevamento e pesca".

"Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione - spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa e Presidente Coldiretti Toscana - siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare. E’ una battaglia di civiltà. L’adesione dei cittadini, a poche ore dall’avvio, è già straordinaria così come della politica e delle istituzioni che hanno subito compreso i rischi di questa deriva senza precedenti e di affiancarci in questa battaglia". 

A caratterizzare la tradizionale Giornata del Ringraziamento, arrivata alla 72esima edizione, è stata la benedizione dei prodotti della terra portati in dono fin sotto l’altare dagli agricoltori pisani. "E’ un periodo difficile per l’agricoltura, per le aziende, per le famiglie - ha ricordato il Vescovo - la crisi energetica tocca tutti. Il lavoro sembrava che fosse sufficiente, ed invece non è così. Abbiamo sfruttato quello che ci è stato dato gratuitamente e rischiamo di consumarlo, inquinarlo, e di non essere in grado di trasmetterlo a chi viene dopo di noi. Dobbiamo rivedere il nostro stile di vita".

Sullo sfondo, ad agitare le preoccupazioni degli agricoltori e dei cittadini, ci sono gli effetti dei cambiamenti climatici e del conflitto tra Russia ed Ucraina che ha palesato la dipendenza del nostro Paese in materia di prodizione di cibo ed energia. "L’agricoltura deve tornare al centro della nostra economica - ha concluso il Presidente di Coldiretti - un paese che non è in grado di produrre cibo per la sua popolazione o riscaldare le case con le proprie risorse energetiche partendo dalle rinnovabili è un paese che è troppo esposto ai venti internazionali. La sovranità alimentare riparta dall’agricoltura e dagli agricoltori e non dalle lobby del cibo in vitro".

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