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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Commemorazione di Giovanni Palatucci, il questore di Fiume che salvò 5mila ebrei

Cerimonia della Questura di Pisa nell'aula magna della Scuola Sant'Anna

La Questura di Pisa ha reso omaggio a Giovanni Palatucci, questore di Fiume morto a Dachau il 10 febbraio 1945, con una commemorazione che si è svolta venerdì mattina presso l’Aula Magna della Scuola Superiore Sant’Anna. Palatucci è stato reggente della Questura di Fiume fino al 13 settembre 1944, giorno dell’arresto da parte dei tedeschi delle Ss, a cui seguì il trasferimento al campo di concentramento di Dachau. Prima di essere arrestato, Giovanni Palatucci aveva contribuito a salvare almeno 5mila persone di religione ebraica dai campi di concentramento. Per queste azioni, dal 1990 lo stato di Israele lo ha inserito tra i 'Giusti tra le Nazioni'.

La commemorazione ha visto la partecipazione delle classi terze medie A, C e Cs dell'Istituto Comprensivo Fibonacci di Pisa. Sono intervenuti la rettrice Sabina Nuti, il questore Gaetano Bonaccorso, il rappresentante della Comunità ebraica Servi Shay, la provveditrice agli Studi di Pisa Lorenza Lorenzini, l’assessore di Pisa Giovanna Bonanno, il rappresentante degli Allievi della Scuola Sant’Anna Valerio Cancian. La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona di fiori ai piedi dell’olivo piantato in memoria di Palatucci nel giardino della Scuola Sant’Anna.

“La memoria ha un senso solo se si trasmette di generazione in generazione. Ricordare figure come Palatucci, davanti a così tanti giovani, è un modo attraverso cui la Scuola Superiore Sant’Anna mantiene vivo questo filo che unisce passato, presente e futuro” commenta Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna.

“Palatucci è l’esempio del senso etico che deve essere presente non solo nei funzionari di polizia, ma in ogni persona. La vicenda di Palatucci ci insegna anche la centralità della memoria e della storia. Ne dobbiamo fare tesoro anche nel tempo presente” commenta Gaetano Bonaccorso, questore di Pisa.

“La Shoah è una tragedia dell’intera umanità. È fondamentale ricordare coloro i quali, come Palatucci, non rimasero indifferenti a questa disumanità e misero a repentaglio la propria vita per salvarne altre. Palatucci ha scelto di difendere i più deboli, i perseguitati, i discriminati. Il suo testamento morale deve essere un monito per le future generazioni” spiega Servi Shay, rappresentante della comunità ebraica di Pisa.

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