Commercio abusivo: i venditori si fanno 'furbetti' e approfittano del cambio turno
Come affermano dal comando della Polizia Municipale, i venditori abusivi hanno imparato a conoscere gli orari del cambio di turno delle forze dell'ordine approfittando per esporre la propria merce. Sequestrati occhiali, borse e portafogli
La piaga dell’abusivismo commerciale non conosce attenuazione soprattutto nel centro storico e in determinati orari. Infatti tutti coloro che pongono in vendita merci contraffatte, per la maggioranza extracomunitari, hanno da tempo imparato gli orari di servizio delle forze dell’ordine.
Chiunque passi in Corso Italia o in Borgo Stretto fra le 13.00 e le 14.00 di ogni giorno, può notare l’improvvisa affluenza di venditori abusivi di ogni genere di mercanzia. Essi approfittano del cambio turno di Polizia Municipale, Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Lo stesso accade dalle 19.00 alle 20.00. E’ per questo che la Polizia Municipale ha organizzato servizi appositamente a cavallo di tali orari, utilizzando anche agenti in borghese.
Proprio mercoledì sono state sequestrate alcune centinaia di occhiali ed altrettante fra borse, borselli e cinture con marchi contraffatti ad opera di agenti in borghese della Squadra Annonaria e del Reparto di Pronto Intervento della Polizia Municipale.
Tutti i venditori, di origine extracomunitaria, apparentemente cingalesi, si sono dati a precipitosa fuga alla vista degli agenti, abbandonando le merci a terra.
Sempre nella giornata di mercoledì sono state rimosse alcune decine di veicoli lasciati in stato di abbandono per le vie cittadine. Fra questi anche una roulotte, posizionata in via Firenze e abitata da due stranieri di nazionalità tunisina. I due, fermati dalla Polizia Municipale, sono stati condotti per l’identificazione al Gabinetto di Polizia Scientifica della Questura di Pisa, in quanto sprovvisti di documenti.
Già in passato la Polizia Municipale aveva operato numerosi sequestri di roulottes e camper nella zona di Porta a Mare per lo stesso identico motivo.