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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Duro colpo al commercio online illegale: sequestrata merce per 300mila euro

Nel biennio appena trascorso i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno bloccato molti articoli pronti a partire dal 'Galilei'

I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli (ADM) in servizio presso l’Ufficio Antifrode della Direzione Territoriale per la Toscana e l’Umbria, nell’ambito di un progetto nazionale finalizzato a portare alla luce attività commerciali totalmente sconosciute al fisco, hanno individuato e fermato, nell’ultimo biennio, nell'Ufficio di Pisa, circa 300mila euro di beni in procinto di essere spediti all’estero in totale mancanza dei requisiti soggettivi e oggettivi previsti a tal fine dai regolamenti UE.

Le merci, nella maggior parte capi e accessori di alta moda, dopo essere state confiscate (ex art. 198 CDU) dal direttore dell’Ufficio territoriale, sono state vendute e le somme ricavate versate all’Erario. I soggetti interessati sono stati segnalati agli organi competenti. I risultati conseguiti sono il frutto di un’attenta e precisa analisi dei rischi, per la quale sono state messe a frutto tutte le potenzialità delle banche dati a disposizione dell’Agenzia.

Nell’ambito del progetto in argomento, oltre alle merci citate, riconosciute come originali dai titolari dei marchi interessati, sono stati intercettati e prontamente rappresentati all’autorità giudiziaria fenomeni illeciti relativi alla spedizione all’estero di articoli contraffatti o di provenienza ignota. Durante le attività non sono mancate situazioni molto allarmanti quali spedizioni effettuate con furto di identità di soggetti del tutto estranei alle esportazioni, oppure con utilizzo dei dati anagrafici di contribuenti deceduti.

A tale riguardo, è stato individuato un soggetto residente a Torino il quale, nascondendosi dietro le generalità di una parente defunta, ha spedito all’estero merce contraffatta. L’indagine ha preso le mosse dalla minuziosa ricostruzione, operata tramite data-base, di tutte le spedizioni effettuate, circa 300, e si è giovata della collaborazione degli Uffici ADM di Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio, grazie alla quale si è potuto constatare che si trattava di maglie delle più blasonate squadre di calcio mondiali. Dopo il fermo delle merci, il soggetto ha continuato a operare, utilizzando le generalità di altri soggetti, per un totale di ulteriori 300 spedizioni circa.

Le investigazioni, svolte sotto la guida della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, hanno permesso di accertare che le magliette venivano vendute, in tutto il mondo, attraverso le piattaforme più diffuse del commercio on line, anche a prezzi ragguardevoli.  La disamina dei flussi finanziari del soggetto ha fornito evidenza, infatti, di un volume di affari molto elevato. Le indagini si sono concluse nei giorni scorsi con le perquisizioni della Guardia di Finanza di Torino, le quali hanno permesso di rinvenire ulteriori merci contraffatte e certificati di autenticità egualmente infedeli.

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