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Cronaca

Casa: una Commissione tende la mano a chi è alle prese con lo sfratto

E' stata presentata martedì la Commissione territoriale per il disagio abitativo, che cercherà di valutare i singoli casi per cercare di attenuare le conseguenze sociali dei provvedimenti di sfratto

E' stata istituita la Commissione territoriale per il disagio abitativo, il nuovo strumento a disposizione di tutti gli inquilini sottoposti ad una procedura di sfratto residenti nei comuni del Lode Pisano, il cosiddetto 'Livello Ottimale di Esercizio' per le politiche abitative corrispondente come estensione al territorio provinciale, per mettere in campo tutte le possibilità concretamente attivabili per attenuare il più possibile le conseguenze sociali, spesso drammatiche, dei provvedimenti di sfratto.

La Commissione, la cui istituzione è prevista da una legge regionale (la n.75 del 12 dicembre 2012), è composta da 14 membri. Ne fanno parte un rappresentante ciascuno dei Comuni di Pisa, Pontedera, Montopoli Valdarno e Volterra per le quattro aree territoriali della provincia; uno ciascuno dei quattro sindacati degli inquilini e delle due associazione della proprietà edilizia maggiormente rappresentative e poi il responsabile dell’Ufficio di supporto tecnico del Lode pisano e un referente per conto di Prefettura, Apes e Società della Salute.

BENEFICIARI. Non tutti gli inquilini potranno ricorrere al suo intervento dato che saranno presi in considerazione solo i provvedimenti di rilascio di abitazioni per necessità, finita locazione e morosità incolpevole affittati a famiglie il cui reddito Ise non sia superiore ai 35mila euro l’anno o dall’Isee che non vada oltre i 20mila euro sempre su base annua e purchè non siano in possesso di un’altra abitazione adeguata ai componenti del nucleo familiare.

COME FARE DOMANDA. Coloro che si trovano in questa condizione potranno presentare istanza al comune di residenza, su un modulo predisposto ad hoc, per chiedere che lo sfratto sia posticipato: la domanda, corredata di tutta la documentazione, nell’arco al massimo di quindici giorni dovrà essere inviata all’attenzione dei membri della Commissione territoriale per il disagio abitativo per le decisioni di loro competenza.

L’insediamento ufficiale della Commissione, i cui lavori sono coordinati dall’assessore alle Politiche Abitative di Pisa Ylenia Zambito, è avvenuto ieri, in un momento tutt’altro che semplice per le tante famiglie che pagano un canone di locazione. I dati del primo trimestre di quest’anno sono eloquenti: a fronte di 'solo' 72 sfratti realmente eseguiti su tutto il territorio provinciale (di cui 38 nell’area pisana e 34 nella Valdera), infatti, sono pendenti ben 663 richieste di esecuzione (349 nell’area pisana) mentre i provvedimenti emessi sono 161 (81 nell’area pisana) e le cause 126 (95 nell’area pisana). Il problema maggiore, ovviamente, riguarda gli sfratti per morosità: quest’ultima, infatti, è la causa di ben il 95% dei 161 provvedimenti di sfratto emessi nei primi tre mesi del 2013 e dell’88% delle 126 cause.  D’altronde anche i dati a consuntivo di fine 2012 avevano evidenziato tendenze del tutto simili considerato che, in media, a livello provinciale, ogni mese sono stati emessi appena cinque provvedimenti di sfratto per finita locazione e ben 43 per morosità.

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