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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Lungarno Gambacorti

Torna a 'vivere' la Chiesa della Spina: completato l'intervento di restauro

I lavori hanno riguardato sia le strutture interne che quelle esterne e sono costati complessivamente 286mila euro. Filippeschi: "Un gioiello restituito alla città"

Torna a 'vivere' la Chiesa della Spina, su Lungarno Gambacorti. Si sono infatti conclusi gli interventi di restauro conservativo del piccolo gioiello del gotico pisano, considerato uno dei simboli della città. I lavori sono costati complessivamente 286mila euro e hanno riguardato sia le strutture interne che quelle esterne.

"Un primo intervento - ha spiegato l'assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Serfogli - ha riguardato la messa in sicurezza del tetto per l’eliminazione delle infiltrazioni meteoriche. Successivamente si è provveduto al restauro del cassettonato ligneo, del paramento murario interno, delle vetrate e dei portoni. Infine è stato realizzato l’intervento di restauro e manutenzione delle strutture murarie e scultoree esterne".

"Un gioiello - ha detto il sindaco Marco Filippeschi - finalmente restituito alla città. Manca più un ultimo dettaglio su cui stiamo lavorando: la realizzazione di una illuminazione artistica esterna in grado di valorizzare questo bene anche di sera e di notte. Stiamo lavorando in quest'ottica per cercare degli sponsor che ci permettano di sostenere economicamente quest'ultimo intervento".

La struttura verrà inserita nell'itinerario delle chiese pisane e "sarà destinata alla visita di residenti e turisti - ha affermato l'assessore alla cultura, Andrea Ferrante - utilizzando al meglio la vicinanza con Palazzo Blu e la sua collocazione lungo l’Arno. L'idea è quella di farne una tappa pregiata del percorso monumentale e museale dei Lungarni. Da questo punto di vista stiamo già lavorando a un bando per affidare la gestione del monumento, in modo da garantirne l'apertura e la fruibilità. In linea con quella che è la sua tradizione, utilizzeremo questo spazio anche come area espositiva".

Ecco la 'nuova' Chiesa della Spina: completati i lavori di resaturo (foto di Tommaso Fabiani/PisaToday)

A segnare la riapertura ufficiale al pubblico della chiesa una mostra che verrà realizzata nel mese di maggio. Nel mentre, all'interno dell'edificio, l'azienda pisana Ids, sta effettuando una mappatura 3d della struttura con tecniche radar e laser. "Attraverso le informazioni che le rilevazioni daranno - affermano dall'azienda - realizzeremo una mappatura in 3d dell'edificio. Inoltre, grazie ai rilievi georadar, ricostruiremo tridimensionalmente anche quello che si trova sotto la chiesa. Le prime rilevazioni hanno rivelato l'esistenza di struttura di forma rettangolare grossomodo nel centro della chiesa, a un paio di metri di profondità".

STORIA. La Chiesa della Spina fu realizzata nel 1230 in prossimità del Ponte Novo, il secondo ponte della città, che metteva in comunicazione  via Sant’Antonio e via Santa Maria. I Pisani la chiamarono perciò Santa Maria del Pontenovo. Nel 1333 il nome cambia in Santa Maria della Spina, per la custodia della spina, reliquia della Corona di Cristo. Successivamente, una piena dell’Arno fa crollare il Ponte Novo che non fu più ricostruito. La vicinanza del fiume ha segnato i tratti caratteristici della Chiesa ma anche i suoi problemi di stabilità. Per questo nei secoli si susseguirono gli interventi di consolidamento fino al 1871 quando la chiesa fu completamente smontata e ricostruita in quota superiore, a prosecuzione delle spallette.

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