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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Stop allo sci a ridosso della riapertura, Mazzeo: "Comunicazione su chiusure e riaperture con maggior anticipo"

Il presidente del Consiglio regionale della Toscana chiede un cambio nella gestione dei provvedimenti sulle restrizioni: "Non trovo giusto attendere il venerdì per ufficializzare misure che avranno efficacia da lì a meno di 48 ore"

"Ieri, praticamente 12 ore prima dell'apertura degli impianti, il ministro Speranza ha firmato lo stop allo sci fino al 5 marzo. Le ragioni sono abbastanza evidenti, la variante inglese colpisce un contagiato su cinque e l'esempio dell'Umbria, che ha visto crescere in modo esponenziale i contagi ma soprattutto i ricoveri, ha indotto ancora una volta alla prudenza. Le regole si devono rispettare, ci mancherebbe, però io credo che lo stesso rispetto sia dovuto a chi faticosamente cerca di sopravvivere alla crisi economica scatenata dalla pandemia".
Ad intervenire dopo la decisione del ministro di rimandare, ancora una volta, l'apertura degli impianti sciistici, con un preavviso praticamente nullo, è il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo che chiede un cambio di rotta nella gestione, e soprattutto nella comunicazione, delle chiusure delle attività.

"Nessuno mette in discussione che la tutela della salute debba essere al primo posto, ma non si può pensare che certe decisioni vengano comunicate con così poco preavviso - sottolinea Mazzeo -  è avvenuto coi ristoratori toscani a San Valentino e di nuovo, adesso, con gli operatori della montagna. E il risultato è che, oltre al danno economico generato dalle chiusure, si aggiunge la beffa delle spese che erano state sostenute per essere pronti per ripartire rispettando le regole. Lo dico allora con estrema chiarezza: dal momento che i dati per determinare il colore del regioni si sanno già il martedì, non trovo giusto attendere il venerdì per la firma dell'ordinanza e per ufficializzare misure che avranno efficacia da lì a meno di 48 ore. Eventuali modifiche nelle restrizioni, siano esse in positivo o in negativo, devono essere comunicate con maggiore anticipo in modo da dare alle persone il tempo utile a prepararsi e programmare le chiusure o le riaperture".

"Come ho sempre detto dall'inizio di questa pandemia, la prudenza non è mai eccessiva e la salute va tutelata in ogni modo (specie adesso che le varianti del virus stanno minacciando anche la campagna vaccinale e in Inghilterra si sono registrate oltre 1000 morti al giorno a gennaio), ma di pari passo devono andare anche la programmazione e il sostegno economico per i settori più colpiti. Mai come in questo momento deve essere fatto di tutto per rinsaldare, e non indebolire, il patto delicato ma fondamentale tra lo Stato e i cittadini" conclude il presidente del Consiglio regionale Mazzeo.

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