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Cronaca Pratale

Concerto di Pasqua in carcere con il saluto del ministro Orlando

Al tradizionale appuntamento per la Settimana Santa ha partecipato anche una vasta rappresentanza del Consiglio Comunale di Pisa e i rappresentanti della Fondazione Pisa e della Fondazione Intesa Sanpaolo ONLUS. E da Roma è arrivato un messaggio dal responsabile della Giustizia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Come da tradizione ed aderendo all'esortazione evangelica "(..) ero in carcere e mi avete visitato(..)" (Mt 25, 36), si è svolto il concerto pasquale presso la casa circondariale di Pisa. L'evento è stato organizzato per i detenuti, gli agenti della Polizia Penitenziaria, gli educatori e gli altri operatori dall'Associazione IL MOSAICO, in collaborazione con la Compagnia di San Ranieri, nell'ambito del Progetto Musica Dentro, il corso di educazione musicale riservato ad alcuni detenuti della Casa Circondariale. Un ensemble composto da 4 solisti (Marialuisa Pepi, soprano, Elisa Malatesti, mezzosoprano, Matteo Michi, tenore, Giorgio Marcello, baritono) e 5 musicisti (Francesco Carmignani, violino, Ilario Lecci, viola, Marco Ferrini, oboe, Anita Boni, flauto, e Claudiano Pallottini, organo) ha eseguito pezzi musicali tipici della Settimana Santa, presi dallo Stabat Mater di Pergolesi e dalla vasta produzione di J.S. Bach.

All'evento hanno partecipato i rappresentanti della Fondazione Pisa e della Fondazione Intesa Sanpaolo ONLUS (il Vice Presidente Michele Sala, venuto appositamente da Milano, ha portato il suo saluto) che finanziano il Progetto Musica Dentro, ed una folta delegazione del Consiglio Comunale, guidata dal Presidente Ranieri Del Torto e dal Presidente della Commissione Affari Sociali Antonietta Scognamiglio.

Era stato invitato a partecipare anche il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, la cui partecipazione è stata in forse fino all'ultimo, e che impossibilitato ad intervenire ha voluto comunque indirizzare un ringraziamento al Presidente de Il Mosaico Buscemi e agli artisti nonché un saluto ai presenti: "Il punto decisivo rimane quello di fare in modo che la privazione della libertà non comporti una reclusione senza porte né finestre, priva cioè di aperture e di scambi con il mondo esterno" e "la detenzione non deve instillare nel detenuto la convinzione che sia per sempre perduto quell'orizzonte più ampio di vita".

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