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Precari del Cnr, Laforenza: "Serve un Piano Marshall per far ripartire la ricerca"

E' quanto affermato dal presidente dell'area della ricerca del Cnr di Pisa durante la seduta del Consiglio Comunale che si è svolta nell'auditorium dell'Ente. Venerdì nuova manifestazione dei precari

I precari del Cnr di Pisa hanno presentato al vicepresidente del Senato, Rosa Maria Di Giorgi, un emendamento alla legge di stabilità per chiedere che vengano stabilizzati entro la primavera del 2019 i precari della ricerca italiani. Il documento, giunto in questi giorni alla Giorgi attraverso l'onorevole del Pd, Federico Gelli, è stato illustrato questo pomeriggio, giovedì 9 novembre, da una delle precarie del centro di ricerca, nel corso della seduta del Consiglio Comunale che si è svolta proprio all'auditorium del Cnr, per sottolineare la vicinanza della città alla mobilitazione dei ricercatori precari. "Chiediamo finanziamenti per le stabilizzazioni - ha spiegato Loredana Fortunato - ma anche trasparenza e programmazione, con la pubblicazione di concorsi periodici basati sulla meritocrazia".

Il Consiglio Comunale ha poi votato all'unanimità una mozione presentata da Ucic-Prc per far sì che l'emendamento sia tramesso ai parlamentari e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "Dobbiamo dare una dimensione nazionale alla battaglia per la stabilizzazione - ha detto il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi - per questo propongo di organizzare una delegazione e di chiedere un incontro con i capogruppo di commissione del Senato, mercoledì 14 novembre, quando sarò già a Roma per la vertenza Cantieri di Pisa. Un'iniziativa che può avere Pisa come capofila. Può essere l'occasione per dare seguito alle iniziative che abbiamo messo in atto finora. I parlamentari devono prendersi la responsabilità di fare proposte concrete".

E' intanto previsto per domani, venerdì 10 novembre, uno sciopero nazionale con i precari 'pisani' che si muoveranno in corteo partendo dal Cnr per poi arrivare nel centro cittadino.

La legge di stabilità attualmente in discussione al Senato prevede fondi per stabilizzare 300 persone a fronte dei circa 4.500 precari del Cnr nazionale. "In città - ha spiegato il presidente dell'Area della Ricerca del Cnr di Pisa - sono 880 i dipendenti del Cnr, il 36% dei quali (circa 350 persone, ndr) lavorano con varie tipologie contrattuali a tempo determinato. Sono però fondamentali per la ricerca, perchè portano avanti progetti importanti. Alcuni sono precari da dieci anni ma nonostante questo continuano a 'tirare la carretta' tutti i giorni tenendo alto il nome del Cnr a livello internazionale, in un mondo molto competitivo come quello della ricerca".

Secondo Laforenza "serve un Piano Marshall per la ricerca italiana perchè è in gioco il futuro del nostro paese. Spendiamo solo l'1,23 % del nostro Pil in ricerca, a fronte del 2,2% della Francia, del 2,9% della Germania e di una media europea del 2%. Dobbiamo trovare le risorse per stabilizzare i nostri precari o andranno all'estero, a 'rafforzare' i nostri competitor internazionali". Ma non bastano i fondi per stabilizzare i precari, "serve anche maggiore programmazione -  ha concluso Laforenza - per evitare poi ricadute nel sistema con concorsi periodici basati sul merito".

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