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Cronaca

Corpo Guardie di Città, "sospensione ingiusta": la questione al Consiglio di Stato

L'istituto di vigilanza privata ha deciso di impugnare il provvedimento del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana che aveva bocciato giovedì il ricorso contro la sospensione dell'attività decisa dal prefetto Visconti

Non si rassegna il Corpo Guardie di Città dopo il ricorso presentato e bocciato dal Tar della Toscana sulla sospensione dell'attività per un mese decisa dal prefetto in seguito alle irregolarità nei permessi di alcuni vigilantes. L'istituto di vigilanza di Mariano Bizzarri Ollandini infatti "non ritiene giusto il provvedimento del Tar Toscana, pertanto sarà impugnato dinanzi al Consiglio di Stato".

"L’avvocato Alfredo Passaro, legale di fiducia del Corpo Guardie di Città, sta predisponendo - si legge in una nota - tutte le necessarie azioni giudiziarie previste dalla legge, anche cautelari, volte all’ottenimento della sospensione dell’ordinanza del TAR innanzi il competente Consiglio di Stato".

Poi una rassicurazione ai clienti, che rischiano di restare orfani del servizio: "Sarà sempre assicurata la vigilanza ai clienti del Corpo Guardie di Città in quanto viene ribadita la capacità di garantire la continuità dei servizi in essere".

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