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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pontedera

Consultorio Valdera: un servizio a tutto tondo per genitori e figli

Sono oltre 11mila le persone che nel corso del 2010 hanno bussato alla porta della struttura di Via Fleming a Pontedera: un dato in crescita tra gravidanze indesiderate e problemi adolescenziali

E’ in continua crescita  il numero delle persone che si rivolgono all’U.F. Consultoriale della Zona Valdera dell’Asl 5. A evidenziarlo è la dottoressa Grazia Fazzino, che traccia un bilancio delle attività e delle prestazioni del servizio che rientra a pieno titolo, insieme alle altre attività sanitarie e socio-sanitarie della Valdera, nella programmazione della Sds Valdera. Dal percorso nascita al sostegno alla genitorialità, dal supporto e assistenza ostetrica alla prevenzione Ivg, dal percorso di adozione alla mediazione familiare, alla prevenzione primaria in ambito scolastico. L’attenzione alla persona è al centro del consultorio, “dove si lavora - aggiunge la psicologa - nell’ottica della complessità e dell’integrazione”. Dove ogni giorno si riesce a coniugare le fasi critiche e delicate della vita della donna con le situazioni di normalità. E dove, nel 2010 ben 11.484 utenti hanno bussato alle porte del servizio in via Fleming. Sono soprattutto donne, ma anche adolescenti e famiglie. “L’idea è quella di aprirsi a tutti - aggiunge la responsabile - per favorire l’accesso delle persone, realizzando  interventi  di prevenzione prima che sorgano disagi e non solo quando ci sono momenti delicati da affrontare”. “Perché spesso un aiuto, un appoggio, anche al di là della richiesta esplicita - dice Fazzino - fa la differenza. Nell’isolamento, nella solitudine i problemi si amplificano e l’angoscia cresce”.

LE ORIGINI Ma la storia del Consultorio parte da lontano. Erano gli anni Settanta quando i primi consultori videro la luce. Nacquero dal basso, “da un’istanza sociale, culturale e sanitaria - ripercorre le tappe Fazzino - che andava accolta”. Nei 3 decenni successivi poi il servizio subì notevoli ridimensionamenti fino al 2006. L’anno della svolta. Nel 2007 l’Asl 5 si dotò della prima Unità Funzionale Consultoriale in Valdera, seguita a un anno di distanza da quella pisana e infine volterrana. “L’obiettivo - spiega Fazzino - era quello di riorganizzare i consultori, attrezzarli a rispondere in maniera sempre più adeguata ai bisogni delle  donne, delle  coppie e  della famiglia”. E l’obiettivo, a giudicare dai dati raccolti, è stato raggiunto in 3 mosse. Migliorando l’esistente, sviluppando nuove attività, aumentando gli utenti e la risposta  ai loro  bisogni.

IL PERCORSO NASCITA A cominciare dal percorso nascita, che  ha  teso e tende  a  migliorare  la  rete  dei  servizi  offerti. Sono stati così riorganizzati i CAN (Corsi di accompagnamento alla nascita) “con lo scopo - prosegue la responsabile - di incentivare nelle donne e nelle  coppie la consapevolezza e la responsabilità legate alle necessità affettive, emozionali”. Insomma, genitori si diventa. E fin dal primo trimestre di gravidanza, le future mamme e i futuri papà sono coinvolti e accompagnati durante tutte le tappe della straordinaria avventura. Dalla semplice consegna del libretto di gravidanza, con tanto di elenco degli appuntamenti e delle visite mediche da sostenere, alle informazioni sui  corretti stili di vita, alle occasioni di riflessione sulle trasformazioni emotive e psicologiche caratteristiche di questo periodo. Il 44% della popolazione femminile in gravidanza in Valdera ha frequentato con continuità i Can nel 2010, e già nel primo semestre del 2011 la percentuale sfiora il 43%. “L’azienda Usl 5 - entra nel merito Fazzino - nel 2009 ha costituito un gruppo interdisciplinare formato dai professionisti responsabili del Consultorio e dei reparti  dell’Ospedale coinvolti, ginecologi, ostetriche e pediatri per migliorare tutte le  attività del Percorso Nascita, dalla  gravidanza, al parto, al puerperio”.

SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA'  Ma i genitori non vengono lasciati soli neppure dopo il lieto evento. E neppure quando la famiglia traballa, alle prese con una separazione o messa a dura prova da eventi inattesi e inaspettati. Al consultorio c’è il servizio di mediazione familiare e si attivano percorsi di counseling breve di coppia. Senza dimenticare le valutazioni delle competenze genitoriali che il consultorio esegue su richiesta dell’autorità giudiziaria quando ciò risulta necessario. “La famiglia tradizionale - continua la dottoressa - non esiste più. Esistono nuove famiglie. Il problema è come sostenerle ed aiutarle nel loro percorso di crescita e di cambiamento. E per quanto riguarda il rapporto con i figli, la scommessa si basa sull’ascolto e sulla capacità di comprendere i bisogni affettivi dei bambini e quelli di crescita e di autonomia degli adolescenti. I genitori di solito rispondono con azioni concrete o con oggetti, fanno più fatica a comprendere i bisogni più profondi dei figli e a gestire i cambiamenti”.

ADOZIONI Se invece le coppie aspirano ad un’adozione, spetta ancora al consultorio la valutazione psicologica. “Diamo assistenza al nuovo nucleo appena costituito e verifichiamo l’andamento dell’affidamento post-adottivo” aggiunge Fazzino.

VIOLENZA Stesse tappe di accoglienza, ascolto, presa in carico, definizione di programmi individualizzati di sostegno e creazione di una rete di collaborazione fra servizi territoriali, ospedalieri e associativi, anche per le donne vittime di violenza e maltrattamento.

IVG C’è poi il capitolo della prevenzione dell’Interruzione volontaria di gravidanza che spazia dalla promozione della contraccezione alla prevenzione delle recidive. “Si parte dal concetto - sintetizza Fazzino - che un figlio è meglio volerlo. Ma la nostra assistenza non giudica. I servizi consultoriali coprono il pre e il post interruzione di gravidanza. E se nelle italiane il fenomeno è in diminuzione, al contrario, ha registrato un incremento nelle donne immigrate. Per prevenire dunque il ricorso alla IVG incoraggiamo l’utilizzo dei contraccettivi, ne promuoviamo la scelta e li distribuiamo gratuitamente presso il Consultorio familiare ed adolescenti”.

SCREENING Rientrano sempre nell’universo della prevenzione, stavolta oncologica, gli screening alla cervice uterina che hanno raggiunto nel 2010, sempre in Valdera, il tasso di  adesione del 61,6% “che  possiamo  ancora  migliorare”, aggiunge la dottoressa.

PREVENZIONE A SCUOLA Si volta pagina e l’U.F. Consultoriale incontra i giovani. Lo fa all’interno delle sue stanze con il Consultorio Adolescenti. Ma non solo. Il consultorio lavora con le scuole secondo la metodologia delle life skills, “competenze di vita” e dell’”educazione tra pari”. Fa consulenza agli insegnanti e propone progetti per gli studenti delle medie inferiori e superiori. Il fil rouge che unisce questi laboratori è il concetto di promozione del ben-essere. “Benessere che si ottiene - spiega la dottoressa Fazzino - sviluppando e potenziando fra i giovani la capacità di essere consapevoli di sé stessi, delle proprie risorse interne e delle proprie capacità. Dei  propri bisogni ma anche dei  bisogni dell’altro, prevenendo in tal modo problemi che possono evolvere verso la  dipendenza da sostanze, il bullismo, i disturbi alimentari. Inoltre promuoviamo una educazione alla affettività e alla sessualità consapevole fra gli adolescenti e i giovani. La consapevolezza e la creatività sono  punti di forza per gli adolescenti - entra nel merito Fazzino - perché attraverso essa esprimono quello che provano. Se riusciamo ad aumentare i fattori di protezione dai rischi, nascosti nelle cattive abitudini, diminuiscono in maniera consequenziale i comportamenti caratterizzati da disadattamento e disagio. Andiamo inoltre nelle scuole per promuovere la conoscenza del Consultorio adolescenti e per favorirne l’accesso”. E se la collaborazione con gli istituti scolastici è un gran risultato “i veri alleati - auspica Fazzino - dovrebbero essere i genitori per chiudere il cerchio che coinvolge ragazzi, famiglia, amici e scuola”.

NEL FUTURO Il consultorio e la Sds allora stanno pensando di promuovere, magari dentro il Villaggio Scolastico, uno spazio di incontro tra alunni di scuole diverse per organizzare appuntamenti e iniziative ed attività di laboratorio creativo con finalità preventive. “L’augurio è quello - conclude la responsabile - di poter mantenere tutte le attività in corso e crescere nella capacità di fornire ai cittadini servizi adeguati ed efficaci e di saper rispondere a queste tipologie di bisogni e di persone”.

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