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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Contagi, vaccini e lockdown: "Toscana zona arancione, ma molte zone rosse"

Il presidente Giani ha fatto il quadro in attesa delle prossime decisioni. In provincia di Pisa vari comuni sotto osservazione speciale

"La Toscana ha indici da zona arancione, ma le zone rosse saranno molte, a macchia di leopardo". E' questa una delle considerazioni che ha fatto il presidente della Toscana Eugenio Giani, alla conferenza stampa di stamani 18 marzo sul punto della campagna vaccinale in corso. Le valutazioni sono in corso, con le decisioni attese come di consueto poco prima del fine settimana. 

Come già anticipato il numero dei nuovi casi delle ultime 24 ore ha superato i 1500 contagi. "Ci aspettavamo numeri di questo genere - ha commentato Giani - se guardiamo infatti lo storico di questo anno di pandemia, il giorno con maggiori contagi del 2020 è stato il 20 marzo, proprio quindi in questi giorni. A livello di parametri attualmente siamo a 246 casi ogni 100mila abitanti, sotto quindi la soglia di 250. Ciò ci fa pensare che la settimana prossima la Regione possa rimanere zona arancione. E' un meccanismo quasi automatico, che usiamo da circa un mese. Ci sono però varie situazioni locali in corso di valutazione".

Il presidente ha menzionato come zone rosse probabili Pistoia, Prato, la provincia di Arezzo e l'area grossetana. "Per Pisa si deve fare un discorso un po' a parte" ha spiegato, "vedo infatti un allargamento dei contagi nei 4 comuni della provincia del comprensorio del cuoio, in estensione con l'area dell'Empolese-Valdelsa. E' sostanzialmente il comparto socio sanitario del Valdarno inferiore. Ci sono criticità anche nella bassa Valdera, fra Pontedera, Ponsacco e Calcinaia. Faremo una valutazione su queste aree. Potranno esserci zone rosse a macchia di leopardo".

Il bollettino regionale del 18 marzo

La campagna vaccinale

Giani ha stimato che "entro il 25 aprile riteniamo di poter ultimare la vaccinazione di tutti gli over 80". Nelle prossime due settimane infatti le dosi Pfizer a disposizione saranno 50mila fra il 22-28 marzo e 70mila per il 29-4 aprile. I richiami dovrebbero essere completati entro metà maggio, si parla di circa 320mila persone. "Il tutto fa parte di una strategia complessiva con cui abbiamo diviso le attività. Con Pfizer gli over 80, con il vaccino Moderna le persone con elevata fragilità. Questi sono sempre proseguiti, mentre attendiamo lo sblocco per AstraZeneca. Per questo vaccino ci siamo mossi nei grandi hub, attualmente per i nati dal 1941 al '44, con l'intenzione di estendere poi l'età, mentre proseguirà fino esaurimento delle liste per il personale scolastico e delle forze dell'ordine".

Al portale di registrazione per le persone ad elevata fragilità si sono registrati al momento 55.042 utenti e 15.170 familiari conviventi e loro caregiver. Se verrà confermata la prossima fornitura Moderna, attesa per il fine settimana, saranno attivate le prenotazioni dirette con posti disponibili in base alle dosi presenti per gli iscritti.

"La potenzialità della macchina vaccinale toscana è elevata, può fare 25-30mila inoculazioni al giorno. Siamo andati più a rilento per la mancanza di dosi. Per battere questa pandemia c'è una sola via: vaccini, vaccini, vaccini" ha concluso il governatore. 

Il piano vaccinale per le prossime settimane

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